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sabato 9 febbraio 2013

L'Olona fa "schiuma" da tutte le parti...

La Protezione Civile è un organismo comunale, deputato a essere pronto ad intervenire in caso di necessità.
Pochi sanno che il nome esatto della Protezione Civile è “Protezione Civile e Ambientale”.
In questo, Solbiate e molti altri gruppi della Valle Olona, si sono sempre distinti per le continue segnalazioni fatte a tutti gli organi competenti relativamente alla presenza di schiuma nel fiume, alla presenza di episodi di inquinamento acuto con morie impressionanti di pesci, al ritrovamento di carcasse di animali (da pecore a cani), ed alla segnalazione di vari scarichi non registrati sulla cartografia.
Purtroppo il nostro compito termina quasi dove termina il compito dei vari cittadini che segnalano le medesime situazioni: si avvisa il Comune, ASL o ARPA, Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato (con il quale abbiamo avuto una collaborazione fattiva durante lo scorso anno).
La possibilità che abbiamo in più noi, è quella di sederci, quando ci invitano, ad alcune riunioni tra sindaci, amministratori provinciali, commissioni provinciali e responsabili ARPA.

La Protezione Civile e Ambientale non deve però giustamente esporsi a criticare le promesse fatte durante le varie riunioni. Ma io sì, e come persone che tengono alla propria valle, credo che anche i miei colleghi siano d’accordo con quanto affermo qui di seguito. E lo faremo da cittadini.
Qualche tempo dicevamo che a breve l’Olona e la sua schiuma non avrebbe fatto più notizia (http://procivsolbiate.blogspot.it/2012/02/12-febbraio-storia-di-ordinario.html; http://procivsolbiate.blogspot.it/2012/01/aggiornamento-schiuma-sullolona_21.html). Ci siamo sbagliati, qualcuno ne parla ancora, fortunatamente (http://www3.varesenews.it/busto/una-cascata-di-schiuma-l-olona-sempre-piu-solo-254937.html e altri articoli...).
Ma non potevamo immaginare che l’Olona non facesse più campagna elettorale.
Solo un anno fa si erano mossi consiglieri regionali, assessori provinciali, e persino la commissione ambiente della Provincia, tutti in prima linea per trovare una soluzione e, ovviamente finanziamenti, per risolvere un problema che è divenuto insostenibile.
Vero è che gran parte della colpa sembra essere collegata al collettore di Fagnano, che non è mai funzionato correttamente, ma vero è anche che risalendo il fiume, troverete ad ogni piccolo salto dell’Olona la presenza più o meno abbondante (a seconda del rimescolamento e dell’ossigenazione delle acque) di schiuma fino a dopo Malnate.
E vero è anche, come ha sostenuto ARPA nella riunione fatta a Olgiate Olona il 28 giugno del 2011 (http://procivsolbiate.blogspot.it/2011/06/incontro-pubblico-sullo-stato-del-fiume.html), che il problema sorge subito dopo il depuratore di Varese che, in parole povere, non riesce più a depurare il carico di reflui fognari che gli arriva. E da quel punto in poi i livelli dei vari inquinanti si impennano per diminuire solo nel momento in cui incontrano qualche altro affluente che aiuta a diluire il tutto.
Se a questo aggiungiamo la poca presenza di acqua a causa delle scarse piogge del periodo, viene a mancare anche l’effetto diluzione che permette ai parametri di rientrare nei limiti.
Ops, ho sbagliato, scusate. In realtà non esistono limiti per le acque superficiali relative alla presenza dei tensioattivi. Almeno ciò è quanto ARPA ha protocollato all’Ufficio Ecologia del Comune di Solbiate Olona.

Roberto Viganò