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mercoledì 26 giugno 2013

Il Po sta inquinando le Tremiti?? E chi inquina il Po??

Apprendiamo dal sito del Corriere del Mezzogiorno che il Po sta inquinando le Tremiti.
Riportiamo un estratto.
 
FOGGIA - Un cordolo di schiuma imprigiona da alcuni giorni la costa dell’isola di San Domino nell’arcipelago delle Tremiti, riserva naturale e parte integrante del Parco nazionale del Gargano. «Ringraziamo il Po, le piogge lavano la Padania e noi a Sud riceviamo tutto quello che il fiume riversa in mare» è il commento amaro e pungente del sindaco tremitese, Antonio Fentini. Il fenomeno è visibile da diversi giorni e i turisti, non tantissimi, mugugnano e sperano che le correnti presto lascino libere spiagge e calette. Il materiale schiumoso si forma ogni volta che il mare si infrange sugli scogli, forma delle «palle quasi solide» che restano per ore lungo l’intera costa.
 
Non sarà per caso la mitica e famosa schiuma dell'Olona che è arrivata fin laggiù?? Guardando le foto, rimane più che un dubbio...
 
Ma siccome tutto il modo è paese, l'articolo conclude con «Il nostro Adriatico, si sa, più che un mare è un grande lago e quello che accade in in qualsiasi punto della costa ha conseguenze anche qui da noi» sottolinea il sindaco: probabilmente sarebbe opportuno un controllo da parte dell’Arpa visto che per altre ragioni in diverse località balneari, ad esempio lungo il litorale sipontino, si segnalano strani sversamenti da parte dei depuratori.

Schiuma nel mare delle Tremiti

sabato 9 febbraio 2013

L'Olona fa "schiuma" da tutte le parti...

La Protezione Civile è un organismo comunale, deputato a essere pronto ad intervenire in caso di necessità.
Pochi sanno che il nome esatto della Protezione Civile è “Protezione Civile e Ambientale”.
In questo, Solbiate e molti altri gruppi della Valle Olona, si sono sempre distinti per le continue segnalazioni fatte a tutti gli organi competenti relativamente alla presenza di schiuma nel fiume, alla presenza di episodi di inquinamento acuto con morie impressionanti di pesci, al ritrovamento di carcasse di animali (da pecore a cani), ed alla segnalazione di vari scarichi non registrati sulla cartografia.
Purtroppo il nostro compito termina quasi dove termina il compito dei vari cittadini che segnalano le medesime situazioni: si avvisa il Comune, ASL o ARPA, Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato (con il quale abbiamo avuto una collaborazione fattiva durante lo scorso anno).
La possibilità che abbiamo in più noi, è quella di sederci, quando ci invitano, ad alcune riunioni tra sindaci, amministratori provinciali, commissioni provinciali e responsabili ARPA.

La Protezione Civile e Ambientale non deve però giustamente esporsi a criticare le promesse fatte durante le varie riunioni. Ma io sì, e come persone che tengono alla propria valle, credo che anche i miei colleghi siano d’accordo con quanto affermo qui di seguito. E lo faremo da cittadini.
Qualche tempo dicevamo che a breve l’Olona e la sua schiuma non avrebbe fatto più notizia (http://procivsolbiate.blogspot.it/2012/02/12-febbraio-storia-di-ordinario.html; http://procivsolbiate.blogspot.it/2012/01/aggiornamento-schiuma-sullolona_21.html). Ci siamo sbagliati, qualcuno ne parla ancora, fortunatamente (http://www3.varesenews.it/busto/una-cascata-di-schiuma-l-olona-sempre-piu-solo-254937.html e altri articoli...).
Ma non potevamo immaginare che l’Olona non facesse più campagna elettorale.
Solo un anno fa si erano mossi consiglieri regionali, assessori provinciali, e persino la commissione ambiente della Provincia, tutti in prima linea per trovare una soluzione e, ovviamente finanziamenti, per risolvere un problema che è divenuto insostenibile.
Vero è che gran parte della colpa sembra essere collegata al collettore di Fagnano, che non è mai funzionato correttamente, ma vero è anche che risalendo il fiume, troverete ad ogni piccolo salto dell’Olona la presenza più o meno abbondante (a seconda del rimescolamento e dell’ossigenazione delle acque) di schiuma fino a dopo Malnate.
E vero è anche, come ha sostenuto ARPA nella riunione fatta a Olgiate Olona il 28 giugno del 2011 (http://procivsolbiate.blogspot.it/2011/06/incontro-pubblico-sullo-stato-del-fiume.html), che il problema sorge subito dopo il depuratore di Varese che, in parole povere, non riesce più a depurare il carico di reflui fognari che gli arriva. E da quel punto in poi i livelli dei vari inquinanti si impennano per diminuire solo nel momento in cui incontrano qualche altro affluente che aiuta a diluire il tutto.
Se a questo aggiungiamo la poca presenza di acqua a causa delle scarse piogge del periodo, viene a mancare anche l’effetto diluzione che permette ai parametri di rientrare nei limiti.
Ops, ho sbagliato, scusate. In realtà non esistono limiti per le acque superficiali relative alla presenza dei tensioattivi. Almeno ciò è quanto ARPA ha protocollato all’Ufficio Ecologia del Comune di Solbiate Olona.

Roberto Viganò

domenica 12 febbraio 2012

12 febbraio - Storia di ordinario inquinamento

Fra qualche tempo la presenza di schiuma sull’Olona non farà quasi più notizia nemmeno sui giornali.

L’ex presidente della Provincia di Varese On. Reguzzoni, ha chiesto anche l’intervento del Ministero per fermare questo disastro ecologico (http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=225035), ed anche la magistratura con il Corpo forestale dello Stato (http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=224778) ha aperto un indagine per chiarire cause e responsabilità.

Nel nostro piccolo noi, insieme agli altri gruppi della Valle Olona, continuiamo l’opera di monitoraggio, ed anche sabato siamo intervenuti insieme ai colleghi di Gorla Maggiore e di Fagnano per assistere alla solita scena, con la differenza che in quest’occasione la schiuma sull’Olona presentava dei bei riflessi blu-verdastri.

La località che presentava la maggior quantità di schiuma era la cascatella in prossimità dell’approdo dei Calimali, tra Fagnano e Gorla Maggiore.

Attraverso la solita trafila di telefonate ufficiali per avvisare sia le forze dell’ordine che gli organi competenti, abbiamo richiesto, come da prassi e da logica, l’intervento di ARPA per effettuare i prelievi di rito. Pensavamo che ARPA, essendo un ente che effettua gran parte dei suoi controlli proprio sul Fiume Olona, conoscesse il territorio abbastanza bene, avendo anche una sede delocalizzata a Olgiate Olona. Ma a quanto pare siamo troppo ottimisti, perché abbiamo dovuto recuperare il tecnico a Marnate, non proprio nelle vicinanze del luogo in cui avevamo richiesto il suo intervento.

Ma la descrizione, se deve essere oggettiva, non può certo terminare solo con questo errore, perché una volta accompagnato il tecnico dell’Agenzia Regionale sul luogo in cui effettuare le analisi, e accorgendosi di non avere in macchina il necessario per effettuare il prelievo, è dovuto ritornare presso la sua sede per recuperare tutto il materiale essenziale per il campionamento.

Fortuna che la Protezione Civile ha pazienza e soprattutto tempo da perdere per aspettare il ritorno del tecnico di ARPA, che dopo una ventina di minuti è tornato per fare il prelievo.

Nessuna polemica, ma solo un pensiero. Se avessimo riscontrato davvero uno scarico abusivo, e avessimo chiamato i tecnici per prelevare immediatamente quanto fuoriusciva da quel condotto, in modo da risalire al prodotto inquinante e magari anche a chi lo stava scaricando, quale probabilità di successo avremmo avuto??

I risultati che arrivano all’Ufficio Ecologia del nostro comune parlano di valori sopra la media di tensioattivi, ma una sostanza all’interno di un fiume tende a diluirsi man mano che passa il tempo e l’acqua scorre. Se il prelievo viene fatto a distanza di ore, credo che i risultati non diano un quadro reale della situazione. Ma questo è semplicemente il nostro pensiero, di chi sul fiume ci va spesso, di chi conosce bene il territorio perché lo frequenta, di chi si aspetta un impegno maggiore degli enti che sono deputati ad effettuare i controlli e le verifiche.

Particolare della schiuma presente sulla superficie


Il Prelievo da parte del tecnico di ARPA




sabato 21 gennaio 2012

Aggiornamento schiuma sull'Olona

Dopo l'abbondante presenza della schiuma registrata e documentata sabato scorso (14 gennaio), a distanza di una settimana dobbiamo tristemente annotare che nulla è cambiato.
La schiuma, seppur diminuita, o meglio diluita, è rimasta presente a livello dei salti del fiume per tutta la settimana, e a dimostrazione di questo fatto riportiamo alcune foto scattate da una persona di Olgiate Olona giovedì scorso.


Ora siamo ancora a testimoniarvi IN DIRETTA la situazione tragica in cui versano le acque del fiume che una volta era stato dichiarato “il più inquinato d’Italia”. A quanto pare si sta cercando di fare l’impossibile per riprendere questo triste primato.
Anche oggi, sabato 21 gennaio, i vari gruppi di Protezione Civile della Valle, a partire da Olgiate, sono usciti per fotografare la medesima scena, con la solita schiuma che copre tutta la superficie dell’Olona.
Impotenti da quasi tutti i punti di vista ci sono rimaste solo due cose da fare: chiamare ARPA per ulteriori prelievi e risalire il fiume per constatare da dove parte questa schiuma.
Risalendo il fiume abbiamo scoperto che la prima presenza di schiuma compare proprio dopo il depuratore di Cairate, dove l’acqua, in teoria, dovrebbe essere un po’ più pulita.
ARPA, dopo un primo tentennamento, ha deciso di uscire ad effettuare i prelievi di rito. Il prelievo è stato eseguito nelle acque  subito dopo il depuratore ed in altri punti più a monte. Attendiamo gli esiti.
Purtroppo questa telenovela continuerà ancora per molto, ma sicuramente non smetteremo di scrivere e di intervenire, per quanto a noi possibile.  

lunedì 16 gennaio 2012

14 gennaio: indovinate cosa succede all'Olona??

Sabato 14 gennaio ennesimo episodio di inquinamento delle acque del fiume Olona.
Il nostro Gruppo è stato allertato dal personale del GS Solbiatese, impegnato nell’allestimento del  50°+8 Ciclocross di Solbiate Olona, avendo osservato la presenza di bollicine sulla superficie del fiume.

Seguendo il corso del fiume a valle per osservare la situazione sul territorio di Solbiate siamo arrivati a livello del ponticello situato in prossimità della ditta Hexion, dove c’è un importante salto del fiume, ed abbiamo notato l’imponente formazione di schiuma, tanto per cambiare provocata dalla “mitica sostanza tensioattiva”.  Proseguendo verso Olgiate, l’Olona si presentava con uno strato di 40-50 cm su tutta la sua superficie.
Abbiamo quindi avvisato subito il Sindaco Melis, il quale ha provveduto a far conferire sul posto i vari sindaci della valle e le autorità competenti (Carabinieri, Vigili del Fuoco), in attesa che ARPA arrivasse ad effettuare i prelievi. I tempi tecnici di ARPA sono stati abbastanza rilassati in questa circostanza: il prelievo è stato effettuato circa 2 ore e mezza dalla chiamata. Chissà poi se ci diranno i risultati questa volta, noi stiamo ancora aspettando quelli della volta precedente.
Risalendo il fiume, per trovare la fonte del presunto inquinamento, siamo arrivati fino all’Approdo Calipolis, a Fagnano Olona, in cui, sempre per la presenza di un salto del fiume, vi era abbondante presenza di schiuma. A quanto risulta quindi, questa volta, lo scarico proveniva da soggetti situati più a monte del solito collettore di Fagnano incriminato più volte.
Ma cosa può comportare questa sostanza all’acqua del fiume ed al suo piccolo ecosistema?? Purtroppo non possiamo entrare così bene nei dettagli, ma sicuramente non agevola la ripresa di quella naturalità con cui molte volte le varie commissioni provinciali e regionali si riempiono la bocca.



Di sicuro sarà difficile vedere le anatre e le gallinelle d’acqua nuotare con la stessa tranquillità immerse nel “bagnoschiuma”, ma questi animali sono, per fortuna, più resistenti di quanto si possa pensare, ed ecco che già il giorno dopo (domenica 15 gennaio) le troviamo nuotare in vicinanza della schiuma. Chissà se useranno anche loro queste sostanze utilizzate per lavaggi industriali per pulire il loro bel piumaggio??

Roberto Viganò
Coordinatore Protezione Civile Solbiate Olona

P.S.: Non mi firmo quasi mai, perché è il gruppo che lavora in tutte le circostanze. Ma siccome questa volta magari qualcuno ha di che lamentarsi rispetto quanto espresso, mi prendo tutte le responsabilità del caso.

venerdì 2 dicembre 2011

Fiume Olona: stessa storia…

Cambia la stagione, ed in vista di quella invernale anche il fiume Olona decide di adattarsi al periodo natalizio, ricoprendosi con una soffice e bianca … SCHIUMA!!
Ieri sera, giovedì 1° dicembre, il nostro gruppo infatti è stato allertato per la presenza massiccia di schiuma proveniente da Fagnano o da Cairate che galleggiava sulle acque del fiume.
È stata quindi nostra premura avvisare gli organi competenti, quali Polizia Locale e ARPA, che nel giro di poche decine di minuti sono usciti per un sopralluogo e per effettuare i prelievi delle acque.
Ancora una volta la provenienza di questa schiuma è presumibilmente collegata alla presenza di un tensioattivo rilasciato in quantità troppo abbondante nelle fognature. Da quanto emerso anche nelle scorse riunioni fatte presso il comune di Fagnano Olona, con Arpa, Provincia, Consorio Fiume Olona ed enti comunali, sembra che il problema sia collegato ad errato funzionamento dello scolmatore del collettore di Fagnano.
Rimanendo in attesa delle analisi delle acque, e della sistemazione del problema fognario, prepariamoci a vedere l’Olona imbiancato anche a Natale, ma anche a Pasqua, e magari anche l’estate prossima, e molto probabilmente ancora per diversi anni.

domenica 26 giugno 2011

Incontro Pubblico sullo stato del Fiume Olona

Martedì 28 giugno, alle ore 17.00, presso il Teatrino di Villa Gonzaga a Olgiate Olona, si terrà un incontro pubblico in cui ARPA Lombardia presenterà i dati relativi all'attività di monitoraggio e controllo svolti negli ultimi anni sul fiume Olona.

Tale incontro, aperto non solo a tecnici ed amministratori, rappresenta un'opportunità aperta a tutti i cittadini per potersi confrontare e avere dei chiarimenti in merito anche alle continue segnalazioni, fatte anche al nostro Gruppo di Protezione Civile, in merito alla continua presenza di schiuma, odori nauseanti o, nei casi più gravi, moria di pesci.