Pagine

domenica 27 ottobre 2013

Giovedì 31 ottobre la notte Halloween. La notte degli spiriti.

Riceviamo e pubblichiamo.
Giovedì 31 ottobre la notte Halloween. La notte degli spiriti.
 
Ed anche la sera in cui il Consiglio Comunale si pronuncerà sul nuovo Regolamento di Protezione Civile, voluto, scritto e redatto esclusivamente dal Sindaco. Ovviamente nell’ambito della "massima trasparenza e condivisione" che da sempre è fiore all’occhiello della propaganda elettorale della Voce Solbiatese.
Come al solito dico quello che penso, e continuerò a farlo, anche se spesso porta solo disagi, arrabbiature, mal di stomaco e nervoso, soprattutto nel leggere e sentire i ribaltoni e le bugie che il Sindaco continua a rifilare ai cittadini attraverso giornali e manifesti nelle bacheche comunali.
L’argomento Protezione Civile è sempre stato oggetto di massima condivisione nell’ambito del consiglio comunale, votazioni favorevoli sempre tutte unanimi, maggioranza e minoranza compatte. Dubito fortemente che in questo caso ci sarà una tale compattezza, a dimostrazione dell’arroganza con la quale il Sindaco ha da sempre gestito in maniera autonoma quanto accaduto con i volontari di Protezione Civile, e descritto minuziosamente in questo blog.
E proprio nella notte di Halloween si deciderà la sorte dei volontari, di questi “spiriti” lasciati nel limbo delle istituzioni: un gruppo comunale allo stesso tempo inesistente per il proprio comune, ma attivo per Provincia e Regione. Un gruppo comunale non sciolto, ma sospeso dalle attività. Un gruppo a cui si impone di avvisare nel momento in cui si svolge una riunione ordinaria, ma a cui viene vietato di continuo la possibilità di usufruire della sede a sua disposizione, nonostante non si siano mai chieste ufficialmente le chiavi in dotazione. Un gruppo che non può operare a Solbiate, ma che dispone ancora delle divise. Un gruppo che era gruppo, e che il Sindaco, aiutato da persone che non voglio nemmeno citare per quanto hanno deluso e tradito i volontari, ha distrutto sia dal punto di vista morale che di operatività. Un gruppo a cui il Sindaco nemmeno risponde a lettere ufficiali e protocollate che chiedono cosa significava quel messaggio di sospensione, un gruppo che viene preso in giro nel momento in cui si cerca un confronto telefonico o nelle situazioni di ricevimento degli amministratori, in cui si promette una cosa, e si fa l’esatto opposto.
Quello che era un fiore all’occhiello dell’amministrazione dal punto di vista di crescita formativa dei giovani (ma probabilmente questa cosa al Sindaco non interessa, basti pensare al CAG), dal punto di vista della funzionalità e disponibilità sul territorio per le situazioni di emergenza e di collaborazione con altri gruppi sportivi e sociali (GS, Pro Loco, Amici del, Scuole, etc.), ma anche della presenza e capacità dimostrata fuori dal territorio comunale in situazioni di emergenza e di sostegno alle popolazioni colpite da eventi calamitosi (L’Aquila e Finale Emilia, per citare le massime espressioni del lavoro svolto), oggi è a detta del Sindaco solo un branco di riottosi che formano “una sorta di repubblica indipendente”. Bella gratitudine!
E meno male, dico io, che c’è ancora qualcuno che ha voglia di lottare contro la prepotenza di chi detiene il potere, e non è degno. E meno male che né io, né questi ragazzi (di tutte le età) hanno abbassato la testa di fronte a cotanta arroganza, certi di difendere dei principi giusti.
Giovedì i consiglieri comunali, se non se ne rendono ancora conto, saranno chiamati a votare lo scioglimento del gruppo. Bene, liberi di fare ciò che volete, liberi anche di non guardare in faccia i volontari che immagino parteciperanno alla seduta del Consiglio, ma vi ricordo le vostre responsabilità di consiglieri nell’informarvi su ciò che state votando (e non ascoltate solo una campana!), su ciò che realmente è successo, e su quanto è fondamentale in situazioni di grave crisi economica avere ancora la disponibilità di volontari che dedicano il loro tempo al bene di tutti.
Non state eliminando solo un gruppo di Protezione Civile, state eliminando dei volontari, state mettendo a rischio la disponibilità dei cittadini nel collaborare alle iniziative del comune, state lentamente facendo morire un paese. Forse sono parole troppo forti, ma lo sfogo è dovuto allo sconforto che sto vivendo e alla situazione che si è creata, e che da lontano sto osservando ancora meglio.
A Solbiate sta prendendo piede un menefreghismo tipico dei paesi dormitori, dove ai cittadini non interessa nulla di ciò che fa funzionare il paese, della vita del paese, dei rapporti sociali di un paese, ma dove interessano esclusivamente ed egoisticamente i propri interessi. Spero che non sia questa la via che i cittadini vogliono percorrere. Bisognerebbe tornare a vivere le varie situazioni, i vari momenti di condivisione, le varie attività sociali e culturali, che non si limitano a quella manifestazione assurda e propagandistica degli Echi della Valle, dove la partecipazione è massima solo al momento del buffet offerto.  Bisogna tornare a vivere le cose semplici, le situazioni divertenti e di ritrovo. Ma credo che dopo la mattanza che subiranno i volontari della Protezione Civile, poche altre persone avranno la voglia di dedicare il proprio tempo ad un Comune che invece di salvaguardare una ricchezza, la sperpera e la calpesta.
Anticipo io le dichiarazioni del Sindaco in Consiglio Comunale, faccio il veggente. Dirà sicuramente che era necessario portare un nuovo regolamento, perché il vecchio statuto non rispettava la legge. Verissimo. Infatti il vecchio statuto era stato scritto dai volontari ancora prima che la Regione Lombardia promulgasse la legge 16 del 2004, inerente il regolamento di Protezione Civile. I Volontari di Solbiate erano avanti, e comunque sia, si sono sempre mossi nel rispetto delle norme, molto più di altre protezioni civili. E infatti dopo le svariate accuse uscite sui giornali da parte del Sindaco sul mancato rispetto delle leggi, sto ancora aspettando una denuncia. Ma invece si trattava della solita m…a sparsa ad hoc per nascondere le proprie responsabilità.
Quello statuto era nato con la condivisione di tutti, volontari compresi, e con l’approvazione da parte di tutto il consiglio comunale, ex-minoranza compresa (andate a vedere un po’ chi erano!). Giovedì invece verrà portato un regolamento che non è stato nemmeno presentato ai volontari. Dovrà solo essere accettato, senza mezzi termini, pena l’esclusione dal gruppo. Sempre che il Sindaco non preferisca sciogliere il gruppo per azzerare tutto e accettare solo i volontari a lui simpatici.
E allora, cari solbiatesi, auguri! E sperate che a Solbiate non succeda nulla.
Ah già, dimenticavo l’esercito. Ecco la forza del Sindaco. L’Esercito! È bene ricordare che l’esercito è stato “tratto in salvo” più volte dalla Protezione Civile di Solbiate, intervenuta diverse volte all’interno della caserma a disinfestare luoghi e mezzi dall’invasione delle terribili vespe. Esercito che si è anche dimostrato magnanime con la Protezione Civile a cui ha fatto dono di ben 4 tende, completamente marce e gettate in discarica non appena verificatone lo stato, non prima di essere finite su un carro di carnevale. Esercito che doveva collaborare nelle attività formative della Protezione Civile, ma che non si è mai visto.
E questo è il tipico scambio di favori che avviene tra Solbiate e la Caserma. Un po’ sbilanciato a mio avviso.
Ma chissà, forse stavolta cambierà tutto: ci sarà un bel coordinatore, che magari arriva proprio da lì, e allora sì che i rapporti cambieranno.
E magari anche i volontari arriveranno dalla caserma, magari saranno anche gli stessi che qualche anno fa, al momento della votazione del nuovo consiglio direttivo della Pro Loco, si sono associati giusto per votare, alcuni pare senza nemmeno pagare la tessera, e poi spariti nel nulla.
Ripeto, mi firmo, non le mando a dire. E non ho ancora finito. Ho le scarpe piene di macigni, e soprattutto, avendo agito nel giusto fino ad ora, non mi preoccupano gli attacchi gratuiti e basati sul nulla che sicuramente mi troverò ad affrontare nel classico stile di gestione della comunicazione che caratterizza la Voce Solbiatese. Giornale su cui compaiono articoli che non sono assolutamente condivisi dalla maggioranza, ma che danno dimostrazione che la filosofia che cita “l’attacco è la miglior difesa” è caratterizzazione del comportamento del Sindaco (ovviamente se qualche componente della maggioranza vuole contraddire questa mia affermazione, libero di farlo commentando qui sotto, firmandosi e prendendosi la responsabilità di quello che dirà).
Però se vuole mi attacchi su questo, sull’unica cazzata (passatemi il termine) che ho fatto, quella di aiutarvi a diventare la maggioranza. Su questo ha terreno facile, non potrei rispondere, mi mangio ancora le mani, e non solo…
 
Roberto Viganò

martedì 15 ottobre 2013

Abbandonati a noi stessi...


Da VareseNews del 13 ottobre 2013:
(http://www3.varesenews.it/comuni/solbiateolona/articolo.php?id=273407)

“I pompieri salvano il gattino incastrato nel motore"
Ad accorgersi della presenza del gatto un cliente nel parcheggio del supermercato Iper. I Vigili del fuoco lo hanno estratto in pochi minuti.
Un gattino era rimasto incastrato nell'auto di un cliente dell'Iper di Solbiate. Quando l'autista se ne è accorto ha chiamato i pompieri che sono riusciti a estrarre il gatto e metterlo in salvo, senza provocargli nessuna ferita. L'intervento dei vigili del fuoco è durato pochi minuti e si è svolto nel parcheggio del supermercato intorno alle 21.30 di sabato 12 ottobre.”

Chissà se questo cittadino aveva chiamato anche la Protezione Civile di Solbiate?
Chissà quanti altri cittadini hanno chiamato al cellulare della Protezione Civile in questi due mesi di sospensione dell’attività?
Chissà quanto è costato quest’intervento allo Stato, e quindi a tutti noi?
Vale la pena far uscire una squadra di Vigili del Fuoco per un intervento che era possibile gestire a costo zero con un servizio adeguato di Protezione Civile?
E se i Vigili del fuoco fossero stati impegnati in qualcosa di ben più grave e importante chi si sarebbe occupato del gatto?

Il Sindaco aveva promesso ci avrebbe convocato. Ma noi stiamo ancora aspettando.
Il Sindaco ci aveva promesso di rispondere alla lettera in cui si chiedevano spiegazioni in merito alla sospensione. Ma noi stiamo ancora aspettando.
L’Amministrazione deve garantire un servizio alla cittadinanza in caso di necessità. Speriamo che non succeda mai niente.
In tutto questo viene il dubbio che della Protezione Civile di Solbiate, e dei suoi volontari, non importi niente a nessuno.

sabato 5 ottobre 2013

Ciao Adriano!


Venerdì è mancato il  saggio del gruppo, la nostra barba bianca.

Volontario da sempre nel gruppo di Protezione Civile di Solbiate Olona, fin dall’anno della fondazione, ha sempre collaborato nelle varie attività, nonostante la malattia che da anni lo affliggeva.

Attento e premuroso con tutti e in special modo  con i più piccoli, faceva parte della squadra dei “ragazzi” che accompagnavano i bimbi dell’asilo durante le loro uscite, aiutava quelli più grandicelli ad attraversare la via Patrioti per raggiungere la scuola elementare, e seguiva, con particolare attenzione verso i piccini, la sfilata del carnevale solbiatese.

Grazie alla sua iniziativa, da ormai tre anni, abbiamo adottato a distanza un bambino eritreo, attraverso i Missionari Cappuccini.

 
 
 
 
Ciao Adriano, lunedì ti accompagnamo noi!