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venerdì 28 novembre 2014

Cambio della guardia... a tempo determinato.

A distanza di nemmeno 6 mesi dall’incarico, il sig. Soddu lascia il ruolo di Coordinatore della Protezione Civile di Solbiate.Non sappiamo se per incongruenza con il suo ruolo all’interno di Croce Rossa (come avevamo già specificato qui), se per difficoltà di gestione del gruppo o se per problemi personali. Sta di fatto che il Sig. Soddu, nonostante tutte le belle parole scritte in uno dei suoi commenti in questo blog (che a questo punto possiamo tranquillamente definire “a vanvera”), ha mollato l’incarico.
Ricordiamo che il Sig. Soddu è entrato in Protezione Civile su esplicita richiesta del Sindaco, ben imboccato dal suo suggeritore (argomento tanto di moda in questo periodo). Peraltro più volte il sig. Soddu ha espressamente detto di essere estraneo alle vicende politiche solbiatesi, dichiarando di essere lì solo ed esclusivamente perché doveva un favore al burattinaio del Sindaco. Alla faccia del volontario!
Purtroppo lo scambio di favori sta diventando una prassi talmente consolidata, soprattutto a Solbiate, che quasi nessuno ormai si scandalizza, visto che quasi tutti ne sono invischiati in qualche modo, a partire proprio da quelli rimasti in divisa gialla.
Facciamo invece gli auguri di in bocca al lupo al nuovo Coordinatore: Emilio Carabelli. Peccato Emilio che anche tu sei a tempo determinato, e non per tua volontà, ma per volontà del Sindaco, che ha designato nel Sig. Franco Marasco il prossimo coordinatore.
Le motivazioni di questa scelta sono al momento abbastanza incomprensibili, considerando anche il fatto che il futuro coordinatore deve ancora superare il corso base, e non sembra abbia esperienze in materia di Protezione Civile.
D’altronde questo al Sindaco non interessa. Ha sciolto, smantellato e spedito a casa un gruppo e dei ragazzi che lavoravano con vero spirito di Protezione Civile solo per una sua ripicca: pensate che a una persona così interessi forse qualcosa di avere persone con competenze?? Anzi, meglio non averle certe competenze, altrimenti come si farebbe a giustificare l’uso degli uomini in divisa di Protezione Civile come giardinieri dei parchi?? Oppure come stradini?? Oppure come addetti alla salatura delle strade?? O ancora come addetti al traffico?
Meglio avere al ruolo di comando qualcuno che ubbidisca senza contestare, e che rimanga ignaro (per non dire ignorante) delle norme basilari in materia di Protezione Civile.
Il Sindaco risponderà che tutto è fatto per risparmiare soldi pubblici (ormai è diventata una cantilena). Benissimo, peccato che si dimentichi di dire ai volontari, che con onore prestano il proprio servizio a Solbiate, che se malauguratamente dovesse succedergli qualcosa in una di queste attività, l’assicurazione non li coprirebbe, in quanto attività non prevista. Il Sindaco è assicuratore, questa cosa la sa bene, infatti è impeccabile nell’evitare l'argomento.

venerdì 1 agosto 2014

Piove... sul bagnato...

Scrivo per me, per gli ex-volontari della ProCiv di Solbiate e per quei pochi solbiatesi che hanno ancora voglia di sentire un’altra campana per farsi un’idea più vicina alla realtà delle cose che accadono in paese.
Quelli che invece preferiscono indossare paraocchi per leggere solo i manifesti pubblicitari del Sindaco e tutti quelli che usano Solbiate esclusivamente come dormitorio e a cui non frega niente di nulla, è meglio che si fermino qui, che non si inoltrino in una lettura che potrebbe urtare la loro sensibilità, seppur sopita…

Partiamo dal nuovo Coordinatore. Finalmente il Sindaco ha nominato il Sig. Soddu (non chiedete a me chi sia) coordinatore del gruppo di Protezione Civile.
Questa persona è stata fortemente voluta dal Sindaco perché cercava un “coordinatore che fosse presente sul territorio e in ogni situazione di emergenza”.
Bene, martedì (29 luglio) anche i più distratti si sono accorti dell’emergenza maltempo che ha interessato Varese ed i conseguenti disagi causati dell’esondazione del fiume Olona. Queste situazioni sono rare: la Protezione Civile ha il dovere di attivarsi, operare e fornire supporto alla cittadinanza. Se poi è un gruppo nuovo che deve fare tutte queste cose, non addestrato a certe situazioni, la figura del Coordinatore diventa essenziale.
E invece dov’era il Coordinatore? Non c’era. Si stava riposando per il turno in Croce Rossa.
Queste testimonianze non arrivano da voci di popolo, ma direttamente dai volontari con i quali martedì sera mi sono fermato a fare quattro chiacchiere davanti alle sulla via Calvi. Ho raccolto il malcontento di alcuni di loro, ed ho semplicemente risposto che questa situazione se la sono cercata, e ora se la tengono.
Il vero problema è che il Coordinatore deve essere una persona formata ed in grado di dare indicazioni e di lavorare soprattutto sulla gestione di un gruppo. Ma il nuovo coordinatore non ha nemmeno il corso base, e quindi non è nemmeno operativo (così come molti dei volontari attualmente iscritti). Ne deriva che non può e non possono fare praticamente nulla.
Inoltre uno dei requisiti imposti dalle norme regionali in materia di Protezione Civile (Regolamento regionale 18 ottobre 2010 - n. 9) dichiara all’art. 6 che “Al fine di garantire l’effettiva disponibilità dei volontari iscritti all’albo, nei casi di emergenza, gli stessi devono dichiarare la propria operatività a favore di una sola organizzazione di volontariato di protezione civile”.
Oltre all’aspetto normativo, è anche un obbligo morale o etico (se così vogliamo dire) essere disponibili per una sola organizzazione di soccorso ed emergenza per poter far bene il proprio lavoro. Ciò comporta che il Sig. Soddu essendo coordinatore a Solbiate Olona, se lo vuole fare in maniera ineccepibile, non può contemporaneamente essere anche volontario in un’altra associazione di Protezione Civile quale è Croce Rossa.

Ma andiamo oltre. L’Olona esonda. Percorrere la strada che porta a Gorla diventa pericoloso e quindi il Sindaco decide di emettere un’ordinanza urgente di chiusura della Via Calvi. Le ordinanze possono essere emesse dal Sindaco (quale ufficiale di governo) in base all’art. 54 del TUEL. In caso di assenza del Sindaco possono essere firmate dal Vice-Sindaco. Solo nel caso di assenza di entrambi, previo avviso alla prefettura, può firmare un assessore o un consigliere delegato.
I casi sono possibili sono due: o il Sindaco è già partito per le sue lunghe ferie in Sardegna (e meno male che voleva gente presente sul territorio… bell’esempio!), il Vice-Sindaco è assente per altri motivi, e l’unico rimasto che può firmare è l’Assessore delegato (ma sarebbe bello vedere se effettivamente è stato fatto l’avviso al Prefetto), oppure il nostro garante della legalità, del rispetto delle norme, della trasparenza degli atti, come da sua abitudine, continua a infrangere anche le norme più banali, facendo firmare un atto in maniera illegittima. Magari non è colpa del Sindaco, magari è stato semplicemente consigliato male dal Segretario fact totum comunale!
So che questa è solo burocrazia e non incide più di tanto su quanto accaduto sul campo (tengo a precisare che l’ordinanza era doverosa vista la situazione di pericolo, e giustamente doveva essere fatta), ma questo dimostra ancora una volta il tipico modus operandi dell’amministrazione in ogni campo: si passa dalla superficialità nel fare ogni cosa, all’arroganza di considerare tutti come degli ignoranti e degli stupidi. Tanto nessuno si accorge di quello che fanno, tanto nessuno andrà mai a fargli causa per gli errori che fanno. Ed in effetti a Solbiate hanno trovato una buona clientela.

Chiudiamo con l’ultimo sassolino nella scarpa, che fa davvero male. La continua presenza della Protezione Civile di Gorla Maggiore presso l’ex-cotonificio e lungo la via Tobler, che tutti sanno essere sul territorio di Solbiate. Ragazzi di Gorla, vi voglio bene, ma cerchiamo di essere onesti e di parlare chiaro: se esiste un problema a Solbiate che un gruppo comunale da solo non può affrontare può rivolgersi, attraverso il coordinamento provinciale, ad altri comuni che intervengono in supporto. Ma se Gorla Maggiore continua ad operare in autonomia su territori che non sono di sua competenza, senza alcun passaggio formale, incorre anch’esso in errore. E siccome ormai è un’abitudine più che una situazione occasionale, si è andati un po’ oltre. E non ditemi che non è vero, più volte vi ho visto con i miei occhi, e mi sono pure fermato a parlare con voi facendovi notare questa cosa. Mi auguro che non accada mai nulla, altrimenti diventa difficoltoso per il vostro Sindaco spiegare la vostra presenza e l’impiego dei mezzi fuori dal territorio comunale. Fatevi furbi: organizzatevi con Solbiate, fate per lo meno una finta esercitazione, in cui poi operate solo voi, tanto a Solbiate potete contare solo su un paio di persone in grado di lavorare seriamente! È un consiglio.

Era un mio sogno la fusione dei gruppi della Valle Olona, e con altri coordinatori abbiamo lavorato per trovare un modo e delle proposte da proporre ai Sindaci. Purtroppo non abbiamo potuto portare a termine questo progetto, e nei momenti di difficoltà del gruppo di Solbiate gli altri cos’hanno fatto?? Anziché sbilanciarsi a difendere i propri colleghi, hanno preferito conquistare il territorio e accaparrarsi i volontari, come quando si smantella una squadra di calcio che retrocede. Bello spirito di solidarietà!
 
Roberto

sabato 5 aprile 2014

L'Aquila: 5 anni fa il terremoto. Solbiate c'era.

Cinque anni fa alle 3.32 tra il 5 e 6 aprile 2009 la città fu distrutta. Ci furono 309 morti.
Una città e un territorio in cui cittadini e istituzioni, ciascuno con i propri mezzi, lottano per non arrendersi e alimentare la speranza per una rinascita di una realtà ancora in ginocchio. Dopo 1.825 giorni, a cinque anni interi dal sisma che squarciò la notte seminando distruzione e causando morti, all'Aquila e negli altri 56 comuni del cratere si cerca di recuperare il tempo perduto.
Solbiate Olona partecipò alla gara di solidarietà che coinvolse tutta l’Italia.
Dapprima si partì in missione per portare generi di prima necessità a tutti coloro i quali erano stati costretti ad abbandonare le proprie case. Seguirono altre missioni pianificate tramite contatti diretti organizzati da Antonio Vispo con il Comune di San Demetrio ne Vestini: il Gruppo di Protezione Civile, insieme a quelli di altri comuni della Valle Olona, partì per collaborare direttamente alle attività di ricostruzione.
Alcuni volontari partirono anche con le missioni istituzionali organizzate dalla Provincia di Varese al campo di Monticchio.
Le missioni non terminarono qui, e anche nell’estate del 2010 alcuni volontari tornarono a San Demetrio per portare a termine altri lavori.
Ecco i volontari che presero parte alle attività: Albanese Lucia, Cadau Luciano, Colombo Antonio, Facco Marco, Formenti Fausto, Musarra Tubbi Calogero, Nardin Devis, Santinon Yari, Vispo Antonio, Zanirato Maurizio.

















domenica 16 marzo 2014

Qui sono permesse domande… e vi daremo anche risposte!!!

Mi sono accorto che non c’è limite al peggio, e quando si parla di amministrazione Melis, a quanto pare quello che abbiamo visto finora è solo il principio.

Venerdì 14 marzo era in programma un’Assemblea Pubblica, qualcosa di partecipato, in cui si immaginava che ai cittadini fosse consentito fare qualche domanda all’amministrazione uscente (e speriamo non rientrante…) per stimolarla a fare meglio o semplicemente a chiedere chiarezza su alcuni argomenti esposti.

E invece abbiamo tristemente assistito al solito sgrammaticato, fastidioso e noioso monologo del Sindaco.

Monologo che il Sindaco ha chiuso in bellezza affrettandosi a dire, nel momento in cui qualcuno ha voluto dire la sua, “non sono previste domande”. Frase che entrerà negli annali della vita politica solbiatese.

Oltre a questa memorabile frase conclusiva ci sono state altre espressioni teatrali degne di nota, tra cui l’ormai ridondante “quello che dico è tutto agli atti, invito i cittadini a prenderne visione”. Bene, prendiamo atto, soprattutto del fatto che da alcuni mesi l’albo pretorio on-line sul sito ufficiale del comune non permette più di accedere alle delibere e alle determine in archivio. E se controllate le delibere di giunta pubblicate vi renderete conto che non hanno una numerazione ordinata. Forse qualcuna si è persa nei meandri degli uffici?? O la si vuole tenere nascosta??

Se è così fiero del proprio operato e convinto che la sua sia stata la scelta migliore, perché non pubblica tutta la corrispondenza che ha avuto con il Prefetto a proposito dello scioglimento del Gruppo di Protezione Civile?? Certo, non è obbligato a farlo, ma se ha ragione rafforzerebbe solamente la sua posizione e toglierebbe i dubbi ai cittadini. Troppo comodo raccontare frottole ai giornalisti. Noi abbiamo pubblicato tutto sul nostro blog. Faccia altrettanto, magari utilizzando le bacheche comunali.

Lunedì sera in orario di ricevimento verrò a trovarla, gliela chiederò personalmente. Come le chiederò anche la risposta in merito ai chiarimenti relativi alle commissioni ecologia svolte dal 23 settembre 2013, a cui non ha mai voluto rispondere nemmeno di fronte a solleciti protocollati (questo invece è obbligato a farlo, come confermatomi anche dal segretario Comunale). Ci dica qualcosa sulla Ely, anche i cittadini vogliono sapere. Dov’è la trasparenza tanto decantata??

Altra frase da show-man del Sindaco è stata “io faccio parte del partito dei cittadini”. Può essere, ma secondo me mancava un aggettivo alla fine, un aggettivo importante che descrive correttamente chi sono i cittadini che rappresenta: i cittadini MUTI. Non mi sento di fare parte di questa categoria, quindi, caro Sindaco, tu non mi rappresenti proprio.

Si è visto bene chi fa parte del “Partito dei cittadini MUTI”, bastava osservare il nuovo gruppo della Voce Solbiatese: due statue di cera sul palco senza volontà/diritto di parola, una sfilza di persone dal bassissimo profilo carismatico a fare da claque, e l’atteggiamento sconvolto degli altri membri della giunta al termine della serata.

Mi dispiace dire e scrivere queste cose, perché avevo ed ho una grande stima di alcune persone che hanno fatto parte della vita amministrativa di questi ultimi 5 anni, ma non me la sento più di difenderli se preferiscono abbassare la testa al padrone e rendersi ridicoli come l’altra sera. Ognuno fa le scelte che ritiene più opportune, ed è quindi responsabile di stesso.

Il Sindaco ha chiaramente evidenziato solo le cose belle della sua amministrazione, raccontando anche una serie di bugie, limitandosi a descrivere le mezze verità, che guarda caso vanno a suo favore, dimenticandosi casualmente di analizzare tutti i dati, anche quelli di cui andare certamente meno orgogliosi (tra l’altro già riportati e resi pubblici su VareseNews e su altri blog solbiatesi - qui e qui). Forse il Sindaco pensa che la gente oltre ad essere muta è anche cieca?? È questo il suo elettorato??

L’amministrazione ha dimostrato di aver avuto letteralmente paura di un confronto. Ma questo è positivo. Lo so, sono un’insanabile ottimista, ma se il Sindaco ha avuto paura di un confronto è perché si è reso conto che non è in grado di gestire delle persone assennate che non credono alle sue balle, che si informano prima di parlare, che sono capaci di metterlo in crisi.

Nonostante tutta la claque che si è portato per riempire la sala si è visto che c’era anche tanta gente che non la pensa assolutamente come lui. Vuol dire che Solbiate è ancora viva e non è vestita a lutto. E allora facciamo rinascere questo paese!!!

Sul volantino, come obiettivi raggiunti, si dice che “la Protezione Civile è stata rinnovata nei quadri”.

Ora, dopo la cura Melis, il gruppo è composto da 8/9 persone, prima da 22. Ora l’età media è 61 anni, prima 45. Ora i volontari operativi sono 4, la cui età media è 65 anni, prima gli operativi erano 20, la cui età media era 42 anni. Ora i volontari operativi dispongono solo del corso base. Prima i volontari operativi avevano a curriculum oltre al corso base, corsi specifici su: uso motoseghe, lavori su corde, tecniche speleo, disinfestazione vespe-calabroni, guida fuoristrada, gestione del gruppo, allestimento campo base e innumerevoli esercitazioni alle spalle.

Se questo è un obiettivo raggiunto, non oso immaginare gli altri.

Per dovere di cronaca inoltre riportiamo la risposta che il Sindaco ha fatto pervenire ad Antonio Vispo, per evitare di accettarlo nel gruppo. No comment.

 
Roberto Viganò

domenica 23 febbraio 2014

Donazione Finale Emilia


Nonostante tutto quello che è capitato, non ci siamo dimenticati, e mai ci dimenticheremo.
Abbiamo aspettato di poter finanziare un progetto chiaro e ben definito, per non disperdere quanto devoluto dai cittadini solbiatesi.
Con il Sindaco di Finale Emilia, e con la collaborazione dell’Area Omogenea 3 della Provincia di Varese e dell’Unione dei Comuni Terre di Frontiera, abbiamo di comune accordo deciso di compartecipare al Progetto di costruzione del nuovo plesso scolastico di Finale Emilia, acquistando qualcosa che fosse utile, riconoscibile, e soprattutto commisurato con la disponibilità delle offerte raccolte dai nostri gruppi.
Il gruppo di Solbiate ha quindi partecipato a questo progetto versando 637,00 euro, frutto delle donazioni dei cittadini, e quanto rimaneva dall’assegno donatoci dal Gruppo Anziani in collaborazione con le associazioni che hanno partecipato alla giornata del volontariato, destinato a coprire le spese delle nostre varie missioni nei territori colpiti dal terremoto.
Sia grazie al Comune che alla disponibilità dei vari Gruppi Alpini impegnati nella ricostruzione e nella gestione dei campi e dell’Amministrazione di Finale Emilia, siamo riusciti a contenere le spese delle nostre missioni, ma riteniamo comunque doveroso e corretto versare quanto rimasto alle persone colpite dal terremoto e che hanno dimostrato la volontà di ricostruire e ripartire quanto prima.
Per questo abbiamo deciso di devolvere la somma complessiva di 1.100,00 euro sul Conto Corrente SOS EMERGENZA TERREMOTO del Comune di Finale Emilia per l’acquisto di Lavagne Interattive Multimediali.
Un piccolo gesto, che suggella la collaborazione avvenuta tra il nostro gruppo e il territorio emiliano.

Peccato solo che quel gruppo di volontari di Solbiate, che tanto ha fatto per chi aveva bisogno, ora non esista più.
 

mercoledì 29 gennaio 2014

Il nuovo Coordinatore: l'uomo di fiducia!

13 agosto 2013: dimissioni del Vice Coordinatore (scritte direttamente dal Sindaco)
21 gennaio 2014: prima riunione ufficiale della nuova Protezione Civile
28 gennaio 2014: nomina del nuovo coordinatore di Protezione Civile e servizio riattivato.
Finalmente il Sindaco è riuscito nell’impresa di formalizzare l’incarico ad una persona di sua fiducia.
Come prevede la legge è compito del Sindaco scegliere il nuovo coordinatore, e come prevede il regolamento di Solbiate è facoltà del Sindaco scegliere i volontari. E di questo ne abbiamo già discusso.
Ci sono voluti “solo alcuni giorni”, circa 7 mesi, per riportare alla normalità uno dei servizi base per la cittadinanza.
Badate che non sono pochi 7 mesi per scegliere delle persone, incontrarle, creare delle relazioni, formarle, metterle a conoscenza di tutte le problematiche del territorio, far conoscere loro il nuovo piano di emergenza comunale, insegnare l’utilizzo delle attrezzature e dei vari DPI.
Peccato che queste cose in 7 mesi non sono state fatte, e chissà se mai verranno fatte.
Cari concittadini, come dice qualcuno, ci sono voluti solo 7 mesi affinché il Sindaco scegliesse come persona di sua fiducia nel coordinare i nuovi volontari di Protezione Civile il Signor Luigi Salvatore Melis!
Coordinatore ad interim!
Ma Luigi, non potevi prendere questa decisione il 1° luglio scorso? O anche a metà agosto quando invece hai deciso di sospendere tutto??
C’era bisogno di fare tutto sto casino? E tra le persone che ti sei cercato non ne hai trovata nemmeno una di tua fiducia? O forse ti sei semplicemente accorto che se manca il corso base, obbligatorio per legge per essere operativi, uno non può diventare Coordinatore e quindi in qualche modo responsabile dei volontari? Il tuo nuovo segretario comunale, così ben pagato e che tutto sa, non ti aveva avvisato?
E tra quelli che invece hanno il corso, non hai trovato nemmeno lì qualcuno di fiducia? O forse semplicemente hanno preferito non prendersi questa responsabilità? Spero che almeno tu glielo abbia chiesto, altrimenti da parte tua è proprio una vera mancanza di fiducia nei loro confronti!!
Mi ricordo ancora le tue urla durante le ultime riunioni fatte con i ragazzi in magazzino, quando sbraitavi “tanto io il gruppo lo rifondo anche senza di voi”.
I tuoi propositi ultimamente fanno un po’ acqua da tutte le parti.
Ho letto su “La Settimana” di venerdì 17 gennaio che mi inviti ad aver rispetto per gli attuali volontari e l’umiltà di riconoscere che può esserci una Protezione civile anche senza di me.
Per il momento me ne son ben guardato di accusare singolarmente i volontari, e spero di non doverlo fare mai, perché salterebbe fuori quello che più volte ho sostenuto su questo blog.
L’umiltà, caro Luigi, non è stare zitti, ma riconoscere i propri errori. Io avevo preso le difese dei volontari e l’ho pagata. Ma non pensare che smetta di difendere quel gruppo che tanto aveva fatto per Solbiate, e non solo. Non pensare che smetta di difendere quei ragazzi a cui tu hai fatto passare la voglia di mettersi a disposizione per il paese. Non pensare che starò zitto di fronte agli errori che commetterai.
Avevi dei validi volontari, potevi integrarli con delle persone nuove di tua fiducia, e potevi gestire il tutto basandoti anche sui consigli dei più esperti in materia di Protezione Civile. Purtroppo non sei uno che accetta consigli, o per lo meno, non li accetti da chi ti farebbe fare delle cose giuste.
E sempre in tema di vaneggiamenti, i miei informatori mi comunicano che nella riunione di martedì sera sei riuscito anche a dire che tu non hai cacciato nessuno, e che aspetti ancora a braccia aperte Mattia, Fausto, Lorenzo, Gigi e gli altri.
Io adesso smetto di parlare, e lascio aperti i commenti ai ragazzi. Così vediamo chi la racconta giusta.

Roberto Viganò

mercoledì 22 gennaio 2014

Il rottamatore

Ora finalmente il Sindaco può finalmente affermare, senza incappare in una delle solite balle, che si è costituito il nuovo Nucleo di Protezione Civile.

Finalmente è stata fatta una riunione preparatoria (sabato 19 gennaio in Comune) ed una riunione operativa (martedì 21 gennaio in sede). Sono passati solo 5 mesi dallo scioglimento del precedente gruppo.

Quante persone c’erano non lo possiamo dire, aspettiamo che i ns informatori ce lo comunichino, anche se le prime indiscrezioni parlano di numeri ben sotto le 11 unità!

Di certo c’è un fatto, che testimonia che quanto avevamo annunciato su questo blog non era così infondato.

I partecipanti a questo nuovo “gruppo” sono scelti dal Sindaco.

Ed ecco la prova: Antonio Vispo, che aveva fatto subito domanda di iscrizione al gruppo senza mai ricevere alcuna risposta, si era presentato alla riunione di sabato, ma è stato prontamente estromesso da tutte le attività della nuova Protezione Civile con questa fantastica lettera protocollata giusto poche ore prima dell’incontro. Casualità???

Le motivazioni sono espresse chiaramente dal Sindaco: “porre in atto un corretto ed equilibrato rinnovo di un organismo volontario per troppo tempo incentrato sulle medesime persone”. Abbiamo scoperto che il Sindaco Melis è più rottamatore di Renzi!! E pensare che tutti gli danno dell’uomo di estrema destra!!

Il problema è che non sono motivazioni chiare, o meglio, non sono motivazioni logiche.

Nel nuovo insieme di persone ci sono ancora 4 ex-volontari del gruppo che è stato distrutto, di cui tre persone (età media 64 anni) iscritte fin da quando è stata fondata la Protezione Civile a Solbiate. Dov’è questo rinnovo??

Il rinnovo si dovrebbe leggere allora in una maggior partecipazione di giovani? Ma i ragazzi giovani che c’erano nel precedente gruppo sono stati fatti scappare!

Forse Vispo si era esposto troppo su questo blog nel prendere le difese degli ex-volontari, e quindi risulta semplicemente “persona non gradita”.

 

Sinceramente ci dispiace per queste persone, molti dei quali amici, perché si stanno facendo manipolare e non ne hanno colpa (almeno si spera!). Daranno del loro tempo, come tutti i volontari, al servizio della Comunità, ma saranno costretti anche a fare i figuranti per i pavoneggiamenti politici dell’Amministrazione. Noi facciamo un grande in bocca al lupo a loro (ne hanno bisogno), e speriamo in un prossimo futuro di tornare ad essere loro colleghi, e forse, quando avremo occasione di confrontarci in gruppo, capiranno dov’era la ragione e a che gioco si sono prestati da qui alle elezioni. Sarebbe bello che qualcuno dei nuovi iscritti venisse ad ascoltare anche l’altra campana, dimostrerebbe maturità e responsabilità.

Chiediamo una cortesia però: non venite a dirci che avevate sbagliato, e che “dovete farlo perché dovete un favore o cercate un favore”. Assumetevi le vostre responsabilità e mantenete un minimo di dignità, solo così potrete essere dei veri Volontari di Protezione Civile.

sabato 11 gennaio 2014

Nuovo gruppo?? Ma chi l'ha visto??

Ecco finalmente la dichiarazione che tanto aspettavamo da parte del Sindaco, comparsa sulla Prealpina del 5 gennaio: “Abbiamo risolto i problemi creati dall’ex-coordinatore senza danni ai cittadini e creando ex novo un gruppo comunale”.
Evito per ora di commentare la prima parte, lo farò dopo.
Ma questo articolo è solo il preambolo di quello del  09 gennaio, ben più infarcito di frottole, nel quale si divulga alla cittadinanza la rinascita della Protezione Civile.
Ecco dove sono finite le palle dell’albero di Solbiello!
Prima bugia: Dire “i nuovi volontari sono già operativi” è davvero esagerato. Ci risulta che siano iscritte 8 persone. Non sono mai state convocate, non si sono mai  riunite nemmeno in via ufficiosa, non si conoscono neppure tutti fra di loro. Solo 5 sono ex-volontari, e quindi operativi, gli altri non sono mai stati  convocati dal Sindaco neanche per la conferma dell’iscrizione. Ad oggi quest’ultimi non hanno nemmeno una divisa.
Seconda bugia: Non tutti gli iscritti sono stati accettati. Antonio Vispo che aveva formalizzato la sua iscrizione non ha mai ricevuto risposta dal Sindaco.
Terza bugia: Non è vero che il regolamento approvato è “assolutamente legittimo” e lo dimostreremo presto!
Dov’è quindi questo fantomatico nuovo gruppo comunale? Questo è un insieme di persone, non un gruppo.
C’è da chiedersi se il Sindaco ha presente il significato di “gruppo”, perché non è sufficiente che una o due persone alla volta compaiano vestite di giallo sul territorio comunale, per far sì che ci si possa fregiare di questo grande successo. Vero è che invece il Sindaco è riuscito nell’impresa di disfare, distruggere, rovinare quello che era un bel gruppo di volontari, di amici, di ragazzi.
“Divide et impera”, così si diceva. Una pratica che è diventata famosa oltre duemila anni fa, ma che si continua ad usare, in modo particolare da chi non è capace di essere leader.
Rompere, spaccare, dividere non sono sicuramente azioni che necessitano l’utilizzo di raziocinio, coordinazione, intelligenza, capacità intuitiva. Un bambino di pochi mesi è in grado di spaccare quasi qualsiasi cosa si trovi a portata di mano, uno scimpanzé è in grado di rompere il guscio di un frutto, e persino un cane da pastore è in grado di dividere le pecore a seconda del giusto fischio del proprio padrone.
La difficoltà sta nel rimettere insieme i cocci, nell’unificare pensieri, nel creare quella socialità in cui le persone possono interagire, comunicare, collaborare, riconoscersi in quello che è un GRUPPO!
Quale gruppo ha creato Sig. Sindaco?? Ha creato e gestisce il gruppo di maggioranza? Quello stesso che si sfalda in consiglio comunale, che colleziona assenze più o meno giustificate, che promuove ricorsi al Tar contro se stesso e che non è mai al corrente di ciò che verrà scritto sul prossimo numero della Voce Solbiatese?
Ciò che avrebbe dovuto far scrivere sui giornali, per onestà intellettuale, è “ho creato un insieme di persone che sono disponibili a vestire la divisa della Protezione Civile”. Sarebbe stato molto più corretto, e mi avrebbe fatto risparmiare tempo nel correggerla.
Ma un risultato, grazie anche alle sue dichiarazioni propagandistiche, l'ha già ottenuto: nemmeno il tempo di sbandierare questo "nuovo gruppo" che già si trova ad affrontare la prima dimissione di un volontario. Cominciamo bene!
Ed ora torniamo alla prima parte della dichiarazione, che tra l’altro viene riportata immediatamente dopo un elenco in cui si parla di reato di peculato, indennità non dovute (ma da verificare), e fallimenti di strutture pubbliche.
Potrebbe spiegare ai cittadini che ci leggono, e che leggeranno i prossimi articoli sui quotidiani, quali sono questi “problemi” che ho creato?
Già allora le avevo chiesto di spiegare o di evitare di continuare a fare commenti a sproposito. Ora le chiedo: ha paura di me come avversario politico per gettare certe insinuazioni prive di ogni fondamento? Oppure mentre continua a buttare fango addosso a varie persone sono capitato dentro anch’io per sbaglio?
Ma soprattutto, lei ritiene davvero che sia un “traguardo raggiunto” del suo mandato avere eliminato l’ex-Coordinatore? Sull’articolo della Prealpina c’è scritto proprio così! E pensare che l'incarico me lo aveva dato Lei, supplicandomi di tornare!
Bhè, se si vanta di questo vuol dire che ha fatto davvero poco in questi quasi 5 anni…
Ma d’altronde anche le sue recenti dichiarazioni su La Settimana di oggi non lasciano spazio a dubbi.
In effetti, pensandoci, qualche problema gliel’ho creato: avere un gruppo di ragazzi giovani vuol dire garantire formazione, vuol dire tenerli attivi, vuol dire fare tante attività. E questo è un problema per un’amministrazione ferma.
Quello poi era un gruppo pensante, e quindi secondo i suoi canoni, ingestibile, perché non sottomettibile. E allora si torna a quanto detto sopra.
Poi sicuramente si erano creati anche altri problemi nel momento in cui con l’assistente sociale attuale avevamo cercato di coinvolgere alcuni ragazzi disabili nel gruppo di volontari della Protezione Civile. Problemi di origine assicurativa, e quindi di costi. Meglio chiudere subito anche questa cosa.
E poi … sto cercando di pensare quali altri problemi ho creato …, ah ecco! Forse si riferisce alle lettere scritte in Prefettura per verificare se il suo comportamento a proposito della sospensione del gruppo di Protezione Civile è stato corretto? Forse la Prefettura le ha chiesto spiegazioni? Bhè poteva anche dirlo in consiglio comunale, quando la minoranza aveva provato a farle alcune domande, ma a cui ha risposto con una reticenza degna del miglior film muto.
Io ho presente questi problemi. Aspetto di conoscere quelli per i quali mi accusa, o che ritiri le insinuazioni.
Vuole sapere una cosa? Me ne sono andato da Solbiate per vivere tranquillo con la mia compagna in un posto in cui stiamo bene. Stavo anche cambiando residenza, ma dopo aver letto questi articoli, mi sa che la residenza a Solbiate la tengo, non si sa mai… magari mi viene voglia di fare qualcos’altro per Solbiate.
 
Roberto Viganò

giovedì 9 gennaio 2014

ProCiv Solbiate Olona - PROtettori CIVili a Solbiate Olona

Sulla Prealpina di oggi (09 gennaio) il Sindaco afferma: "Continuano ad aggiornare il loro blog ma anche questa situaizone deve essere sistemata: è poco chiara ed ormai un sito che viene aggiornato dai privati e non credo che possano più usare il nome della Protezione Civile come ho già detto loro".
 
Bene, da oggi il blog cambia nome in PROtettori CIVili a Solbiate Olona.
Considerando il fatto che si apprende, ovviamente sempre dagli organi di stampa, che il Sindaco è riuscito nell'impresa di creare ex-novo un Gruppo di Protezione Civile (cosa che è tutta da verificare...), non vorremmo creare confusione tra la nuova Protezione Civile di Solbiate Olona, e gli ex-volontari del gruppo che è stato smantellato in Consiglio Comunale.
Continueremo a Protegerre la Civiltà di vivere degnatamente!
 
Ricordiamo una frase di una campagna pubblicitaria del Dipartimento di poco tempo: "La Protezione Civile sei anche tu!" anche se non indossi una divisa, anche se non ti proni ai voleri del Sindaco di turno. L'importante è essere a disposizione di chi ha veramente necessità.
E in questo vi garantiamo che tutti gli ex-volontari sono pronti a mettersi in gioco in caso di bisogno.
Noi non abbandoneremo mai i nostri concittadini!
 
Il blog potrà quindi continuare a funzionare e ad accettare i commenti e i testi di chi vorrà scrivere per mostrare solidarietà o difendersi da accuse infamanti.
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