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mercoledì 10 giugno 2015

Quando il caldo dà alla testa... la storia si ripete...


Dev’essere il primo caldo che dà alla testa, soprattutto a chi non ha alcuno schermo, nemmeno naturale, per i raggi solari…
Proprio in questo periodo ricorrono i due anni dalla devastazione del vero Gruppo di Protezione Civile di Solbiate Olona.
Vi ricordate la storia? Tutto nacque con uno degli ultimi Ciclocross, in cui il Sindaco chiese alla Protezione Civile di non mettere la propria tenda nel terreno del Parco Marcora, ma vicino all’arrivo. Non ci furono problemi, per carità, ma solo una serena trasparenza comunicativa nell’affermare che a noi della ProCiv non ce ne fregava assolutamente nulla delle guerre in atto tra Amministrazione e Sig.ra Marcora.
A giugno, con l'arrivo del primo caldo..., ecco l’evolversi della situazione con due fatti: divieto di fare la classica teleferica per i bambini durante il Girinvalle dentro il parco Marcora, e divieto ai volontari di andare alla Festa del Cotonificio. Ordini senza appello.
All’epoca scrissi una lettera, che chi segue queste pagine ben ricorda. Per tutta risposta fui sollevato dall’incarico con l’unica motivazione di “vivere con sofferenza/insofferenza il controllo politico sull’operato del Gruppo Comunale di Protezione Civile”.
Ciò che ne è conseguito purtroppo riempie la storia, triste, di Solbiate.


L’anno scorso a giugno il sindaco era troppo impegnato a vincere le elezioni, a spargere fango su chiunque e ad accaparrarsi voti dai poveri stolti, per preoccuparsi di eliminare qualche altra associazione attiva sul territorio, ma quest’anno ha deciso di metterci ancora del suo, e così è partito all’attacco della Pro Loco.
In tipico stile Melis, ecco quali sono i passaggi della strategia melisiana (forse suggerita dal suo mentore…):
1-      Telefonata secca con ordini e imposizioni, pena ritorsioni;
2-      Attesa che il soggetto attaccato risponda o che faccia uscire la notizia sui giornali;
3-      Dichiarazioni attraverso comunicato stampa atte a ribaltare quanto detto per vie brevi, e ovviamente non dimostrabili;
4-      Attacco ai giornalisti (ormai quasi tutti querelati, tranne Ciaraffa e quelli de L’Inform@zione protetti dal loro Direttore, che ha avuto molta cura nel ritagliare i passaggi del comunicato stampa sul Girinvalle);
5-      Raggiungimento dell’obiettivo attraverso l’eliminazione del soggetto mediante metodi diretti (revoca dell’incarico) o metodi indiretti (rinuncia dello stesso soggetto a svolgere l’iniziativa).
Stessa strategia, stesso risultato.

Mi rivolgo a tutti gli amici della Pro Loco, non solo di Solbiate, ma anche a tutte le altre Pro Loco della Valle: posso sapere perché la volete dar vinta al Melis?

Due anni fa non ci fu nessun gruppo di Protezione Civile e nessun Sindaco della Valle che ci difese, anzi tutti aspettarono la nostra fine per fare il “calcio-mercato” con i nostri volontari. Ora finalmente la Valle si è svegliata, e si è accorta che gira un uomo nero e pure cattivo nei dintorni, e Sindaci e Pro Loco si sono esposti e messi in prima linea a difendere l’operato di chi lavora per il Girinvalle.
E allora perché mai Solbiate dovrebbe essere esclusa? Che colpa ne ha la Pro Loco? Che colpa ne hanno le associazioni di Solbiate? Che colpa ne ha il territorio? Che colpa ne hanno i cittadini? Ah, no, forse l’ultima domanda ho sbagliato a farla… i cittadini hanno la colpa di averlo votato!!

Due anni fa, nonostante la lettera di revoca dall’incarico già in mano, l’ultimo nostro compito fu collaborare alla buona riuscita della gara di hand-bike svolta a fine giugno. Nessuno aveva voglia di lavorare quel giorno, ma avevamo un compito e lo abbiamo rispettato fino in fondo.
Il sindaco potrà relegarvi in un angolo della Valle, potrà non darvi il pratone, potrà obbligarvi ad accettare la presenza di “suoi amici”, ma non rinunciate a fare il Girinvalle anche a Solbiate. Ormai solo gli ignoranti sono ancora convinti che Melis sia un bravo sindaco, ma coloro che ignorano prima o poi capiranno, se passa una corretta comunicazione.
Se la Pro Loco non farà il Girinvalle a Solbiate scommetto che ci saranno comunque altre figure in valle, pronti a far fare bella figura al Sindaco. Magari qualche associazione che già gestisce l’asilo nido della caserma, oppure qualche associazione di assistenza socio-sanitaria, o la Presidentessa volta-gabbana della consulta sportiva, o la nuova/finta Protezione Civile o qualche altro amichetto di merende. Tanto la gente passerà di lì per andare da Gorla Maggiore e Fagnano a Olgiate e Gorla Minore e viceversa, e così l’unico ed il solo assente sarà il gruppo della Pro Loco di Solbiate, con buona pace degli organizzatori.

Fate sto benedetto Girinvalle anche a Solbiate e segnalate opportunamente gli spazi violati dalle ordinanze del sindaco che vanno contro il regolamento della manifestazione. Solo così sarà evidente l'arroganza che usa nell'amministrare la "cosa pubblica", che invece ritiene di sua esclusiva proprietà, come lasciano intendere alcuni passaggi delle sue dichiarazioni, e nemmeno in maniera troppo velata.

Se continuiamo così, l’anno prossimo chi sarà la vittima sacrificale? Escludendo quelli dell’SOS (associazione a cui Melis tiene parecchio), nomino Avis-Aido o Caritas… In bocca al lupo!

Roberto Viganò