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martedì 30 agosto 2011

Progetto Acque Sicure: un patto tra polizia e volontari

Anche quest’anno il nostro gruppo di Protezione Civile ha collaborato con la Provincia di Varese nell’ambito del progetto Acque Sicure, iniziato a luglio e che terminerà, viste le ultime giornate di caldo di fine estate, intorno a metà settembre.
I nostri volontari, così come quelli di altri comuni, collaborano con la Polizia nautica ed i responsabili provinciali nel pattugliamento del lago Maggiore a bordo del gommone della Provincia, perlustrando le aree balneabili e controllando eventuali problematiche.


Cos’è il progetto Acque Sicure?
La convergenza d'intenti tra Prefettura, Provincia, Comuni, Areu 118 Varese, C.N.S.A.S, Polizie Locali, Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, Associazione Nazionale Salvamento, C.R.I. OPSA si è concretizzata già dal 2004 in un protocollo operativo di intervento volto a garantire, nel periodo estivo, attività di monitoraggio, informazione e assistenza per la sicurezza di turisti, sportivi e tutti i fruitori abituali/occasionali dei laghi, fiumi e forre distribuiti sul territorio provinciale.
Elemento fortemente caratterizzante del progetto è la significativa sinergia con la Squadra nautica della Polizia Provinciale che si traduce in un efficace coordinamento operativo e in una profonda collaborazione nella fase di pianificazione delle procedure e di formazione del volontariato di Protezione civile.
Già a conclusione della stagione 2010, la Squadra nautica della Polizia Provinciale e la Struttura Protezione Civile della Provincia hanno implementato ed aggiornato un programma di addestramenti e formazione finalizzato alla professionalizzazione di "responsabili di equipaggio" tra i volontari di Protezione civile impegnati nel progetto.
Il percorso formativo, organizzato anche con il contributo con la Guardia Costiera - Lega Navale e la Croce Rossa Italiana, è articolato su diversi moduli teorico-pratici incentrati su codice della navigazione e segnaletica, meteorologia, procedure di soccorso in acqua. Uno dei moduli, con Areu 118 Varese,è finalizzato all'introduzione al soccorso sanitario. A partire dal 2011, il percorso formativo ha previsto anche il fondamentale modulo delle "Comunicazioni di soccorso, d'urgenza e di sicurezza ed utilizzo della radio nautica".
(Dal Sito della Provincia di Varese)
Il Nuovo accordo 2011
La Provincia di Varese nell'ambito del Patto di sicurezza dei Laghi ha messo in campo tre nuove azione per garantire un monitoraggio e una presenza sempre più rassicurante nei confronti di cittadini e turisti su acque e litorali della nostra provincia. Le tre progettualità sono state studiate nei dettagli al fine di rispondere al meglio elle esigenze dei differenti bacini lacuali presenti sul territorio, due dei quali (Maggiore e Ceresio) di pertinenza anche extraprovinciale e transfrontaliera.
È stato quindi rinnovato l'accordo che prevede il supporto di volontari nel monitoraggio delle spiagge di tutti i laghi della provincia. Cittadini e turisti li potranno individuare con facilità poiché indosseranno una t-shirt rossa con la scritta "Acque sicure". Saranno più di 200 e i loro compiti saranno di osservazione, supporto subacqueo, soccorso e primo soccorso in superficie. A loro disposizione avranno 14 gommoni, 5 imbarcazioni e una moto d'acqua. L'ingente numero di persone impegnate ha consentito di effettuare una vera e propria mappatura delle spiagge per garantire su ognuna la presenza del personale di supporto. Tutti i volontari sono stati formati grazie a un apposito corso specifico (nuoto, primo soccorso, interazione con 118, nozioni normativa), che si è tenuto per tutta la stagione invernale. In ogni caso, è bene ricordarlo, l'azione dei volontari è di supporto a quella della Polizia provinciale, che garantirà per tutta la stagione estiva e al massimo delle potenzialità il proprio servizio via terra, sulle acque e a tutela del patrimonio boschivo e faunistico. Quella tra Polizia provinciale e volontari, che prevede anche l'importante coinvolgimento del 118, è una sinergia affinata negli anni. (Dal Sito della Provincia di Varese)

sabato 27 agosto 2011

Rimozione Grossa Radice nel Fiume Olona

Prima delle ferie i ragazzi del gruppo di Protezione Civile, sono stati impegnati per due giorni nella rimozione di un grosso ceppo di nocciolo, del diametro di oltre 2 metri, arenatosi nell’alveo del fiume Olona nei pressi dell’ex dopo-lavoro del cotonificio.
La grossa radice, arrivata a causa delle abbondanti piogge dei mesi di giugno e luglio, con l’abbassamento del livello delle acque, si è arenata sul fondo, insabbiandosi per quasi un terzo delle sue dimensioni.
L’abbondante insabbiamento, ed il grosso peso della pianta (oltre i 4 quintali), ha visto quindi l’impiego direttamente in acqua dei volontari per liberare i grossi rami dal fondale sabbioso e obbligato gli stessi ad utilizzare diverse tecniche per consentire la rimozione della stessa. La pianta è stata pertanto imbragata in due punti, e di volta in volta recuperata con cavi d’acciaio mediante tirfort e verricelli a disposizione (grazie anche alla disponibilità del gruppo comunale di Gorla Maggiore), opportunamente rinviati con carrucole a flangia per permettere, a parità di forza, un maggior recupero. Inoltre, anziché trascinare la pianta a riva, si è optato per una rotazione della stessa, al fine di liberare dell’insabbiamento i rami più profondi, ed alleggerire dalla sabbia, per quanto possibile, la radice.
Dopo la prima giornata di intervento (sabato), durata circa 5 ore, si è scelto di lasciar modo alla corrente del fiume di agire sulla radice stessa per permettere di liberarla dalla sabbia del fondale accumulatasi sulla stessa. Nella serata del lunedì successivo si è quindi recuperata la pianta con maggior facilità, trascinandola nell’arco di 3 ore fino alla riva, al fine di consentire la rimozione totale da parte del Comune.
Ci scusiamo per la qualità delle immagini, fatte con il telefonino, in condizioni di luce scarsa, ma che rendono comunque l’idea della grandezza della radice.