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lunedì 12 dicembre 2011

Natanael: Adozione a distanza

A febbraio dell’anno prossimo, si compirà il primo anno di sostegno da parte dei volontari del nostro gruppo attraverso un’adozione a distanza.
La scelta di muoversi in questo senso è nata lo scorso anno dall’idea di alcuni nostri volontari che negli anni passati avevano già sostenuto questa iniziativa a carattere familiare, e che è stata ben accettata anche dagli altri volontari.
Ci siamo quindi affidati ai Missionari Cappuccini per fare una donazione per il mantenimento di un’adozione a distanza verso un bambino dell’Eritrea, il piccolo Natanael di ormai 4 anni compiuti.
Abbiamo deciso di rendere pubblica questa iniziativa, considerando anche la casualità del nome del “nostro” bambino, proprio nel periodo natalizio, affinché anche altri gruppi o singole persone si attivino verso queste tipologie di progetti, che potrebbero rappresentare anche un bel regalo di Natale soprattutto a questi bambini delle zone più povere del mondo.

lunedì 5 dicembre 2011

Esercitazione 3-4 dicembre: resoconto attività

Sabato 3 e domenica 4 dicembre il gruppo di Protezione Civile di Solbiate Olona, sotto la supervisione del coordinatore Roberto Viganò, è stato messo alla prova nell’ambito di diversi scenari a sorpresa.
Scopo dell’esercitazione è stato quello di testare le capacità di coordinamento delle varie squadre e valutare le capacità operative dei singoli volontari,  nonché quello di integrare ed esercitare i nuovi iscritti alle varie attività che possono verificarsi in casi di emergenza.

In primo luogo, considerando anche la necessità di essere adeguatamente preparati nel caso di rischio idrogeologico, peculiarità legata anche al nostro territorio, si è proceduto al contenimento di un fontanazzo artificiale mediante la disposizione di sacchi di sabbia. Ciascuna squadra ha coordinato i suoi uomini nella preparazione dei sacchi, nell’allestimento della catena umana per il trasporto degli stessi, fino alla corretta disposizione intorno al fontanazzo.


Successivamente, utilizzando come vasca l’opera di contenimento creata con i sacchi di sabbia, si è provveduto ad azionare le motopompe a disposizione illustrando anche ai nuovi volontari le modalità di funzionamento.

Calata quindi la sera e terminato il primo scenario sul rischio idrogeologico, si è quindi passati all’allestimento di un campo base. I ragazzi sono quindi messi alla prova nell’allestire dapprima un impianto di illuminazione provvisoria per garantire la sicurezza e la visibilità nell’area di attività, successivamente, mentre una squadra si organizzava nel montaggio di una tenda ministeriale P88 in dotazione al nostro gruppo, l’altra procedeva di pari passo a predisporre l’impianto di illuminazione definitivo del campo.

Nel frattempo, all’interno della cucina sistemata da alcune settimane all’interno dell’area esercitazione, i cuochi erano intenti alla logistica più importante: quella della CENA!! E per far venire un po’ di acquolina in bocca a chi ci segue sul nostro blog, vi raccontiamo anche il menù: polenta e camoscio!



Al termine della cena altro scenario: spegnimento di un incendio. Utilizzando la vasca da esercitazione antincendio a disposizione, tutti i volontari, in particolar modo i neo iscritti, si sono cimentati nello spegnimento delle fiamme mediante l’impiego di estintori a polvere e manichette collegate agli idranti.


La  mattinata di domenica è stata invece dedicata interamente alla ricerca di una persona dispersa. Il gruppo è stato chiamato innanzitutto a leggere correttamente la cartografia messa a disposizione, e a raggiungere la località segnalata mediante coordinate e con l’utilizzo del GPS. Quindi è stata creata una linea di battuta, e sotto il controllo dei capisquadra, è stata effettuata la ricerca all’interno del territorio assegnato. Questa esercitazione è stata molto utile a comprendere quale e come deve essere la disposizione della linea di ricerca, al fine di evitare il più possibile di tralasciare aree non battute. L’organizzazione della ricerca in questo modo ha permesso nel breve periodo di rinvenire non solo il disperso, ma anche gli oggetti nascosti ad hoc all’interno della boscaglia.



Anche la nostra squadra speleo è stata messa alla prova, sia nella costruzione di una teleferica, che nella prova di recupero di un ferito su corda. Questa esercitazione è stata seguita con grande attenzione da tutti i volontari e anche dal Sindaco e dall’Assessore alla Protezione Civile, venuti per l’occasione a farci visita.








venerdì 2 dicembre 2011

Fiume Olona: stessa storia…

Cambia la stagione, ed in vista di quella invernale anche il fiume Olona decide di adattarsi al periodo natalizio, ricoprendosi con una soffice e bianca … SCHIUMA!!
Ieri sera, giovedì 1° dicembre, il nostro gruppo infatti è stato allertato per la presenza massiccia di schiuma proveniente da Fagnano o da Cairate che galleggiava sulle acque del fiume.
È stata quindi nostra premura avvisare gli organi competenti, quali Polizia Locale e ARPA, che nel giro di poche decine di minuti sono usciti per un sopralluogo e per effettuare i prelievi delle acque.
Ancora una volta la provenienza di questa schiuma è presumibilmente collegata alla presenza di un tensioattivo rilasciato in quantità troppo abbondante nelle fognature. Da quanto emerso anche nelle scorse riunioni fatte presso il comune di Fagnano Olona, con Arpa, Provincia, Consorio Fiume Olona ed enti comunali, sembra che il problema sia collegato ad errato funzionamento dello scolmatore del collettore di Fagnano.
Rimanendo in attesa delle analisi delle acque, e della sistemazione del problema fognario, prepariamoci a vedere l’Olona imbiancato anche a Natale, ma anche a Pasqua, e magari anche l’estate prossima, e molto probabilmente ancora per diversi anni.

lunedì 28 novembre 2011

Esercitazione 3-4 dicembre


Il prossimo fine settimana (3-4 dicembre) il Gruppo di Protezione Civile di Solbiate Olona sarà impegnato in una esercitazione interna, volta a migliorare soprattutto le capacità tecniche di intervento in caso di emergenza.
Tale esercitazione sarà di aiuto per i nuovi volontari nell’approcciarsi con le attrezzature a disposizione del gruppo, ma sarà anche un’occasione per i “vecchi” di apprendere e migliorare le competenze relative alla gestione delle singole attività.
Gran parte degli scenari verranno svolti all’interno dell’area esercitazione situata nei pressi del cimitero, nella quale verrà allestito un campo base ed in cui si svolgeranno sia i briefing che i de-briefing operativi relativi a ciascun contesto operativo.


Ciascun scenario sarà svolto di volta in volta da due squadre che opereranno simultaneamente agli ordini di un caposquadra e sotto la supervisione di un referente. In tal modo si avrà l’opportunità di valutare anche dall’esterno eventuali situazioni critiche che dovranno essere poi risolte nell’ambito dell’esercitazione stessa. Tale aspetto contribuirà a responsabilizzare maggiormente la squadra ed il suo caposquadra.

Grande importanza sarà data a tutti i requisiti di sicurezza e di protezione individuale previsti dall’attuale normativa vigente dettata dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 13 aprile 2011, in materia di sicurezza sul lavoro.

 

martedì 8 novembre 2011

Piogge 4-5-6 novembre: Situazione Valle Olona

Le abbondanti piogge cadute nel week-end scorso (4, 5 e 6 novembre) hanno comportato diverse problematiche in varie regioni d’Italia e, seppur con minor danni, hanno causato anche alcuni disagi nel nostro fondovalle.

Se da un lato la situazione del fiume Olona è ormai stabile, grazie anche all’opera di contenimento del bacino artificiale creato con la diga di Malnate, dall’altro emergono situazioni critiche dovute al’immissione nel fiume dei canali di scolo dei centri abitati posti a valle della diga stessa. Ne consegue che in casi di piogge abbondanti come in questo periodo, l’attenzione dei gruppi di protezione civile del bacino del fiume Olona è massima per intervenire quanto prima nel caso di possibili esondazioni che potrebbero causare danni di tipo economico alle attività produttive situate nei pressi degli argini del fiume.
L’allerta meteo emessa dalla Regione Lombardia ha comportato un’immediata operazione di pre-avviso sia ai residenti del fondovalle che alle aziende, nonché al cantiere di pedemontana, affinché provvedesse a mettere in sicurezza quanto di sua competenza.
Nonostante le piogge intense non si è verificato alcuna esondazione del fiume, se non nei prati e campi laterali, vasche di laminazione naturali. Vanno sottolineate tuttavia le operazioni congiunte del gruppo di Solbiate Olona e di Gorla Maggiore nella segnalazione di un modesto smottamento di terra dovuto alle opere di cantierizzazione di Pedemontana sul versante di Gorla Maggiore. Le precipitazioni di venerdì sera hanno comportato un dilavamento del terreno con conseguente smottamento sulla sede stradale. La terra e la ghiaia hanno così ostruito le griglie determinando l’allagamento della strada e la chiusura al traffico. La situazione è stata quindi ripristinata in breve tempo dagli operai di Pedemontana facendo defluire le acque verso il fiume mediante il “taglio” del terrapieno della Ferrovia della Valmorea.







Per la stessa causa, anche sul versante di Solbiate Olona, si sono creati problematiche connesse alle opere di cantiere, con uno smottamento della terra di riporto della strada di servizio verso il bacino del canale Tobler.



Le piogge abbondanti hanno anche portato verso i ponti che attraversano il fiume e la griglia del canale, grandi quantità di materiale (rami, tronchi, arbusti, rifiuti in genere), che verranno rimosse nei prossimi giorni, non appena il livello dell’Olona torna alla normalità.

martedì 27 settembre 2011

Recupero Pappagallo

Tra i numerosi compiti della Protezione Civile non ci sono solo attività destinate alla salvaguardia delle persone o al ripristino delle situazioni dopo fasi di emergenza ma anche attività minori, di non certo scarsa importanza.
Il recupero di animali su piante, cornicioni, o in altre situazioni in cui il proprietario si sente impossibilitato ad intervenire e vuole a tutti i costi che qualcuno riporti a sè il proprio animale, è una di queste attività.
Tale compito spesso è stato opera dei Vigili del Fuoco, tuttavia, non essendo un'emergenza primaria, spesso l'intervento veniva rimandato nel tempo per evitare di impiegare mezzi operativi in situazioni in cui non ci fosse reale bisogno di salvaguardare una vita.
Il nostro Gruppo, con la squadra speleo, ha potuto operare in tutta sicurezza nel recupero di un "costoso" pappagallo scappato dalla gabbia del suo proprietario e arroccatosi su un grosso cedro.
L'intervento è durato circa un ora e si è concluso con il successo del recupero, per la gioia del proprietario.

E' possibile visionare il filmato su youtube all'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=NPp5Fd3B8nc

venerdì 23 settembre 2011

Satellite UARS in caduta sulla Terra

Dal Sito del dipartimento della Protezione Civile Nazionale (http://www.protezionecivile.gov.it/).



Aggiornamento ore 9.30 del 23 settembre 2011
Il Comitato tecnico scientifico, costituito nell’ambito del Comitato Operativo, nell’ultimo aggiornamento di oggi, 23 settembre, ha confermato lo scenario prospettato nel punto di situazione delle 20.30 di ieri.

La probabilità che uno o più frammenti del satellite cadano sul nostro territorio è stimabile intorno allo 0,6%. Una sola la traiettoria di interesse per l’Italia, in un’unica finestra temporale compresa tra le 21.25 e le 22.03 di oggi. L’area potenzialmente a rischio comprende le Province Autonome di Trento e Bolzano, tutte le province di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia; Piacenza e Parma per l’Emilia Romagna, Verona, Vicenza, Belluno, Treviso per il Veneto e Pordenone e Udine per il Friuli Venezia Giulia.

Questa mattina, alle 11 è previsto il collegamento in video-conferenza tra il Dipartimento della Protezione Civile e le strutture nazionali di protezione civile degli altri Paesi europei interessati. Obiettivo dell’incontro, lo scambio di informazioni sulle attività intraprese e un confronto sulle indicazioni relative alle norme di auto protezione da adottare. Restano valide le seguenti indicazioni:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi).

L’Enav-Società nazionale per l’assistenza al volo ha emesso un avviso agli aereonaviganti-notam (notice to air men), per informare sulla possibile presenza di frammenti del satellite nello spazio aereo del nord Italia nella fascia oraria 21.25 e le 22.03. Al momento non è prevista nessuna limitazione al traffico aereo così come di quello ferroviario, stradale, autostradale e marittimo.

E’ stato firmato ieri il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che dispone il coinvolgimento delle strutture operative del Sevizio Nazionale della Protezione Civile in conseguenza del rientro sulla terra del veicolo spaziale Nasa Upper Atmosphere Research Satellite (UARS) . Al Capo Dipartimento della Protezione Civile è affidato il coordinamento delle attività.

Il Comitato Operativo continua a monitorare l’evoluzione della situazione in stretto raccordo con le strutture di coordinamento attivate in tutte le regioni interessate.

Il prossimo aggiornamento sarà pubblicato alle 11.30
Aggiornamento ore 20:30 del 22 settembre 2011
Il Comitato tecnico scientifico, costituito nell’ambito del Comitato Operativo, nell’aggiornamento delle ore 20:00 ha modificato lo scenario prospettato nel precedente punto di situazione.

Sulla base degli ultimi dati disponibili, sia sullo stato orbitale che sull’attività solare prevista, la previsione di rientro è centrata intorno alle 19:20 (ora italiana) di venerdì 23 settembre, con una finestra di incertezza che si apre alle 14:00 del 23 settembre e si chiude alle 03:00 del 24 settembre. All’interno di questo arco temporale, non è ancora possibile escludere la remota possibilità, corrispondente ad una probabilità stimabile intorno allo 0,6%, che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio.

La traiettoria. La principale novità è che solo una traiettoria potrà interessare l’Italia in un’unica finestra temporale compresa tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì 23 settembre. L’area potenzialmente a rischio, di conseguenza, è ridotta e interessa interamente le regioni Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia e Province Autonome di Trento e Bolzano, e parzialmente l’Emilia Romagna (Piacenza e Parma), il Veneto (Verona, Vicenza, Belluno, Treviso) e il Friuli Venezia Giulia (Pordenone e Udine).
Tutte le Regioni interessate e le Province Autonome hanno comunicato di aver attivato le proprie strutture operative che monitoreranno l’evolversi della situazione e adotteranno le misure necessarie in constante contatto con il Comitato centrale.
Indicazioni di auto protezione. Restano valide le indicazioni già fornite sulle norme di auto protezione da adottare:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi).
Recupero frammenti. Le Regioni stanno inoltre predisponendo le procedure per il recupero degli eventuali frammenti di materiale con l’impiego di personale specializzato se dovesse verificarsi lo scenario configurato. In tal caso chi rilevasse la presenza di frammenti, dovrà segnalarla alle autorità locali, evitando di entrarne in diretto contatto.
Il prossimo aggiornamento sarà pubblicato alle 9.30 del 23 settembre.


Aggiornamento ore 15:30 del 22 settembre 2011Il Comitato tecnico scientifico, costituito nell’ambito del Comitato Operativo, nell’aggiornamento delle ore 15.30 ha confermato lo scenario prospettato nel precedente punto di situazione.
Restano attualmente inalterate le indicazioni rispetto alle due possibili traiettorie e alle finestre di attenzione. Gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno inoltre annunciato che nelle prossime ore sarà individuata con maggiore precisione l’area potenzialmente a rischio, ma che nell’ora – quaranta minuti che precederanno l’evento sarà difficile circoscrivere ulteriormente l’area di possibile impatto.

Le simulazioni relative all’impatto dei frammenti sull’edilizia tipica degli anni Cinquanta confermano lo scenario generale di danno atteso, ossia la possibilità che i frammenti di maggiori dimensioni danneggino tetti e solai sottostanti, senza provocare il crollo degli edifici.
Restano pertanto valide le indicazioni già fornite sulle norme di auto protezione da adottare:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi).

Il prossimo aggiornamento sarà pubblicato alle ore 20.00.

Aggiornamento ore 13.30 del 22 settembre 2011
Si chiama Upper Atmosphere Research Satellite (UARS) il veicolo spaziale NASA che nel settembre 1991 fu collocato su un’orbita circolare in prossimità della navetta spaziale Discovery. Il satellite ha una massa di 5668 kg, è lungo circa 10 metri e ha un diametro di 5 metri. Nel 2005, dopo 14 anni di missione scientifica, il propellente residuo è stato utilizzato per modificare, abbassandola, l’orbita del satellite: otto manovre per contribuire alla disintegrazione dell’oggetto, ormai in fase di abbandono.
Nelle prossime ore, nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 settembre, il processo di decadimento naturale giungerà al suo epilogo, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre. Sulla base delle simulazioni effettuate nel 2002 dalla Nasa, ipotizzando la frammentazione del satellite a 78 km di quota, alcuni componenti di dimensioni variabili, non avendo subito la totale disintegrazione dovuta al rientro negli strati più densi della nostra atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo terrestre dopo aver percorso un arco di 800 km, interessando anche il territorio italiano. L’eventuale impatto avverrà lungo la verticale locale.
Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del satellite stesso rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché alle conseguenze sulla materia dell’attività solare.
Sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), la previsione di rientro sulla terra è centrata intorno alle 19:15 (ora italiana) di venerdì 23 settembre, con una finestra di incertezza che si apre alle ore 13:00 del 23 settembre e si chiude alle ore 05:00 del 24 settembre. All’interno di questo arco temporale, non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. Le finestre di interesse per l’Italia sono al momento comprese tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì 23 settembre e tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre coinvolgendo potenzialmente le regioni del Nord Italia (Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano). Allo stato attuale non è quindi ancora possibile escludere la possibilità, corrispondente a una probabilità stimabile attualmente intorno allo 0,9%, che uno o più frammenti del satellite UARS possano cadere sul territorio italiano. Sarà possibile determinare con precisione l’area interessata e l’orario dell’impatto un’ora /40 minuti prima dell’evento stesso.
Il Comitato Operativo convocato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, sarà riunito in seduta permanente fino al cessato allarme, sia per analizzare gli scenari che per prendere le dovute decisioni in tempo reale. E’ stata inoltre definita una struttura tecnica di supporto al Comitato Operativo costituita da esperti del Dipartimento della Protezione Civile, ASI, Forze Armate, Vigili del Fuoco, ISPRA, ENAV, con il compito di monitorare l’evoluzione della situazione e fornire le corrette informazioni scientifiche al Comitato Operativo. Inoltre nelle regioni interessate si stanno costituendo dei Centri di coordinamento che coinvolgono le strutture e i soggetti interessati.
In riferimento agli aggiornamenti che perverranno dal Comitato Operativo l’ufficio stampa provvederà a dare informazioni tecniche agli organi di stampa e a pubblicare bollettini periodici sul sito web del Dipartimento www.protezionecivile.gov.it.
Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi.
Tuttavia sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, così come confermato in sede di Comitato Operativo, è possibile fornire, pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nel corso degli intervalli temporali di interesse per l’Italia, nei territori potenzialmente esposti all’impatto:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi).
Si chiede alle televisioni e radio nazionali e locali e ai siti web istituzionali di trasmettere in tempo reale tutte le informazioni disponibili che saranno progressivamente più precise con l’avvicinarsi dell’evento stesso

mercoledì 21 settembre 2011

Corso Guida Sicura

Lo scorso week-end (16-17 e 18 ottobre) il gruppo comunale di Fagnano Olona ha organizzato la V° esercitazione di Giuda Sicura. Le prove sono state effettuate sul tracciato del Motocross di Gorla Minore.
Il nostro gruppo ha partecipato molto attivamente all’esercitazione con 5 volontari e con il piacere di avere anche in squadra il comandante della Polizia Locale. Il Land Rover Discovery, nonostante “l’età”, si è dimostrato nelle mani di tutti i volontari essere ancora un ottimo veicolo, attraversando con agilità tutte le insidie del percorso utilizzato per l’esercitazione.
Nella serata di sabato, per vivacizzare l’esercitazione, è stata organizzata una gara di orientamento e di guida all’interno dei boschi di Fagnano di Olona. L’obiettivo era trovare nel minor tempo possibile, e nel rispetto dei limiti di velocità fissati, 9 postazioni nascoste, utilizzando semplicemente le indicazioni fornite e le cartine messe a disposizione. La buona conoscenza del territorio da parte dei nostri ha permesso di chiudere il percorso completo in poco più di un’ora, vincendo la gara sulle altre Protezione Civili coinvolte.
Questa esercitazione ha rafforzato ancora di più lo spirito di gruppo e di coesione della squadra, dimostrando inoltre buone capacità di guida sia dei più esperti che dei neo-patentati.
Ringraziamo il Gruppo comunale di Fagnano Olona per la sempre ottima organizzazione dell’evento, con l’augurio di partecipare anche alla prossima edizione.




Foto premiazione gara



Articolo Prelpina 19 settembre 2011


martedì 30 agosto 2011

Progetto Acque Sicure: un patto tra polizia e volontari

Anche quest’anno il nostro gruppo di Protezione Civile ha collaborato con la Provincia di Varese nell’ambito del progetto Acque Sicure, iniziato a luglio e che terminerà, viste le ultime giornate di caldo di fine estate, intorno a metà settembre.
I nostri volontari, così come quelli di altri comuni, collaborano con la Polizia nautica ed i responsabili provinciali nel pattugliamento del lago Maggiore a bordo del gommone della Provincia, perlustrando le aree balneabili e controllando eventuali problematiche.


Cos’è il progetto Acque Sicure?
La convergenza d'intenti tra Prefettura, Provincia, Comuni, Areu 118 Varese, C.N.S.A.S, Polizie Locali, Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, Associazione Nazionale Salvamento, C.R.I. OPSA si è concretizzata già dal 2004 in un protocollo operativo di intervento volto a garantire, nel periodo estivo, attività di monitoraggio, informazione e assistenza per la sicurezza di turisti, sportivi e tutti i fruitori abituali/occasionali dei laghi, fiumi e forre distribuiti sul territorio provinciale.
Elemento fortemente caratterizzante del progetto è la significativa sinergia con la Squadra nautica della Polizia Provinciale che si traduce in un efficace coordinamento operativo e in una profonda collaborazione nella fase di pianificazione delle procedure e di formazione del volontariato di Protezione civile.
Già a conclusione della stagione 2010, la Squadra nautica della Polizia Provinciale e la Struttura Protezione Civile della Provincia hanno implementato ed aggiornato un programma di addestramenti e formazione finalizzato alla professionalizzazione di "responsabili di equipaggio" tra i volontari di Protezione civile impegnati nel progetto.
Il percorso formativo, organizzato anche con il contributo con la Guardia Costiera - Lega Navale e la Croce Rossa Italiana, è articolato su diversi moduli teorico-pratici incentrati su codice della navigazione e segnaletica, meteorologia, procedure di soccorso in acqua. Uno dei moduli, con Areu 118 Varese,è finalizzato all'introduzione al soccorso sanitario. A partire dal 2011, il percorso formativo ha previsto anche il fondamentale modulo delle "Comunicazioni di soccorso, d'urgenza e di sicurezza ed utilizzo della radio nautica".
(Dal Sito della Provincia di Varese)
Il Nuovo accordo 2011
La Provincia di Varese nell'ambito del Patto di sicurezza dei Laghi ha messo in campo tre nuove azione per garantire un monitoraggio e una presenza sempre più rassicurante nei confronti di cittadini e turisti su acque e litorali della nostra provincia. Le tre progettualità sono state studiate nei dettagli al fine di rispondere al meglio elle esigenze dei differenti bacini lacuali presenti sul territorio, due dei quali (Maggiore e Ceresio) di pertinenza anche extraprovinciale e transfrontaliera.
È stato quindi rinnovato l'accordo che prevede il supporto di volontari nel monitoraggio delle spiagge di tutti i laghi della provincia. Cittadini e turisti li potranno individuare con facilità poiché indosseranno una t-shirt rossa con la scritta "Acque sicure". Saranno più di 200 e i loro compiti saranno di osservazione, supporto subacqueo, soccorso e primo soccorso in superficie. A loro disposizione avranno 14 gommoni, 5 imbarcazioni e una moto d'acqua. L'ingente numero di persone impegnate ha consentito di effettuare una vera e propria mappatura delle spiagge per garantire su ognuna la presenza del personale di supporto. Tutti i volontari sono stati formati grazie a un apposito corso specifico (nuoto, primo soccorso, interazione con 118, nozioni normativa), che si è tenuto per tutta la stagione invernale. In ogni caso, è bene ricordarlo, l'azione dei volontari è di supporto a quella della Polizia provinciale, che garantirà per tutta la stagione estiva e al massimo delle potenzialità il proprio servizio via terra, sulle acque e a tutela del patrimonio boschivo e faunistico. Quella tra Polizia provinciale e volontari, che prevede anche l'importante coinvolgimento del 118, è una sinergia affinata negli anni. (Dal Sito della Provincia di Varese)

sabato 27 agosto 2011

Rimozione Grossa Radice nel Fiume Olona

Prima delle ferie i ragazzi del gruppo di Protezione Civile, sono stati impegnati per due giorni nella rimozione di un grosso ceppo di nocciolo, del diametro di oltre 2 metri, arenatosi nell’alveo del fiume Olona nei pressi dell’ex dopo-lavoro del cotonificio.
La grossa radice, arrivata a causa delle abbondanti piogge dei mesi di giugno e luglio, con l’abbassamento del livello delle acque, si è arenata sul fondo, insabbiandosi per quasi un terzo delle sue dimensioni.
L’abbondante insabbiamento, ed il grosso peso della pianta (oltre i 4 quintali), ha visto quindi l’impiego direttamente in acqua dei volontari per liberare i grossi rami dal fondale sabbioso e obbligato gli stessi ad utilizzare diverse tecniche per consentire la rimozione della stessa. La pianta è stata pertanto imbragata in due punti, e di volta in volta recuperata con cavi d’acciaio mediante tirfort e verricelli a disposizione (grazie anche alla disponibilità del gruppo comunale di Gorla Maggiore), opportunamente rinviati con carrucole a flangia per permettere, a parità di forza, un maggior recupero. Inoltre, anziché trascinare la pianta a riva, si è optato per una rotazione della stessa, al fine di liberare dell’insabbiamento i rami più profondi, ed alleggerire dalla sabbia, per quanto possibile, la radice.
Dopo la prima giornata di intervento (sabato), durata circa 5 ore, si è scelto di lasciar modo alla corrente del fiume di agire sulla radice stessa per permettere di liberarla dalla sabbia del fondale accumulatasi sulla stessa. Nella serata del lunedì successivo si è quindi recuperata la pianta con maggior facilità, trascinandola nell’arco di 3 ore fino alla riva, al fine di consentire la rimozione totale da parte del Comune.
Ci scusiamo per la qualità delle immagini, fatte con il telefonino, in condizioni di luce scarsa, ma che rendono comunque l’idea della grandezza della radice.



giovedì 30 giugno 2011

Corso di Introduzione alla Speleologia

Si concluderà sabato 9 luglio, con l’ultima uscita in grotta, il Corso di introduzione alla speleologia organizzato dallo Speleo Club Valceresio, che ha visto la partecipazione anche dei nostri volontari Cadau Luciano e Santinon Yari.
Questo corso ha permesso di migliorare le conoscenze tecniche dei volontari non solo nell’ambito della sicurezza nei lavori in cui è previsto l’impiego di imbraghi e/o progressioni in quota (attraverso esercitazioni in parete), ma anche verso aspetti fondamentali nella crescita culturale del personale di Protezione Civile quali la geologia, l’idrologia, il carsismo, nonché la topografia, analizzati anche a livello pratico.
Il corso, tenuto da Istruttori della Scuola Nazionale del CAI, ha visto la partecipazione anche di geologi nelle attività di docenza teorica.
La Protezione Civile di Solbiate Olona, dispone quindi attualmente di 3 speleologi (oltre a Cadau Luciano e Santinon Yari, anche Viganò Roberto che aveva frequentato il medesimo corso nel 1999), nonché di altri volontari formati dal medesimo gruppo attraverso un corso mirato sulle tecniche da seguire nella progressione su corda (Formenti Fausto, Nardin Devis e Tagliapietra Gabriele).

Di seguito alcune foto del corso Speleo 2011, con l’augurio che possano destare la curiosità di chi segue il nostro blog per partecipare sia alle nostre attività che a quelle del Gruppo Speleologico Valceresio (www.speleoclubvalceresio.it).

Palestra di Roccia "Cadorna" - 01 maggio 2011
 Yari Prova la Teleferica appena piazzata sulle due pareti

 Yari in teleferica con il Lago sullo sfondo

 Spostamento sulla teleferica

Grotta Remeron - 8 maggio 2011

 Preparazione e vestizione prima della discesa

 Luciano, fermo in sosta, si appresta a scendere

 Luciano e Yari, continuano la discesa

 Yari in discesa verso un pozzo

 Yari scende nel pozzo

Pausa pranzo in fondo alla grotta

 Luciano in attraverso laghetto nel fondo della Grotta

 Luciano in risalita sopra al Laghetto

 Luciano in parete mentre si appresta a passare un traverso

Luciano sta risalendo lungo un pozzo

Grotta Schiapparelli - 14 maggio 2011 

 Ingresso della grotta Schiapparelli (Campo dei Fiori - VA)
Giuseppe Gastaldi: il mitico Istruttore Nazionale
 Foto di Gruppo

 Luciano sotto le concrezioni della Schiapparelli

Passaggio di Luciano in una fessura