Mi sono accorto che non c’è limite al peggio, e quando si
parla di amministrazione Melis, a quanto pare quello che abbiamo visto finora è
solo il principio.
Venerdì 14 marzo era in programma un’Assemblea Pubblica,
qualcosa di partecipato, in cui si immaginava che ai cittadini fosse consentito
fare qualche domanda all’amministrazione uscente (e speriamo non rientrante…)
per stimolarla a fare meglio o semplicemente a chiedere chiarezza su alcuni
argomenti esposti.
E invece abbiamo tristemente assistito al solito
sgrammaticato, fastidioso e noioso monologo del Sindaco.
Monologo che il Sindaco ha chiuso in bellezza affrettandosi
a dire, nel momento in cui qualcuno ha voluto dire la sua, “non sono previste domande”.
Frase che entrerà negli annali della vita politica solbiatese.
Oltre a questa memorabile frase conclusiva ci sono state
altre espressioni teatrali degne di nota, tra cui l’ormai ridondante “quello
che dico è tutto agli atti, invito i cittadini a prenderne visione”.
Bene, prendiamo atto, soprattutto del fatto che da alcuni mesi l’albo pretorio
on-line sul sito ufficiale del comune non permette più di accedere alle
delibere e alle determine in archivio. E se controllate le delibere di giunta
pubblicate vi renderete conto che non hanno una numerazione ordinata. Forse
qualcuna si è persa nei meandri degli uffici?? O la si vuole tenere nascosta??
Se è così fiero del proprio operato e convinto che la sua sia
stata la scelta migliore, perché non pubblica tutta la corrispondenza che ha
avuto con il Prefetto a proposito dello scioglimento del Gruppo di Protezione
Civile?? Certo, non è obbligato a farlo, ma se ha ragione rafforzerebbe
solamente la sua posizione e toglierebbe i dubbi ai cittadini. Troppo comodo
raccontare frottole ai giornalisti. Noi abbiamo pubblicato tutto sul nostro
blog. Faccia altrettanto, magari utilizzando le bacheche comunali.
Lunedì sera in orario di ricevimento verrò a trovarla,
gliela chiederò personalmente. Come le chiederò anche la risposta in merito ai
chiarimenti relativi alle commissioni ecologia svolte dal 23 settembre 2013, a cui non ha mai voluto
rispondere nemmeno di fronte a solleciti protocollati (questo invece è
obbligato a farlo, come confermatomi anche dal segretario Comunale). Ci dica
qualcosa sulla Ely, anche i cittadini vogliono sapere. Dov’è la trasparenza
tanto decantata??
Altra frase da show-man del Sindaco è stata “io
faccio parte del partito dei cittadini”. Può essere, ma secondo me mancava
un aggettivo alla fine, un aggettivo importante che descrive correttamente chi
sono i cittadini che rappresenta: i cittadini MUTI. Non mi sento di fare parte
di questa categoria, quindi, caro Sindaco, tu non mi rappresenti proprio.
Si è visto bene chi fa parte del “Partito dei cittadini
MUTI”, bastava osservare il nuovo gruppo della Voce Solbiatese: due statue di
cera sul palco senza volontà/diritto di parola, una sfilza di persone dal
bassissimo profilo carismatico a fare da claque, e l’atteggiamento sconvolto
degli altri membri della giunta al termine della serata.
Mi dispiace dire e scrivere queste cose, perché avevo ed ho
una grande stima di alcune persone che hanno fatto parte della vita
amministrativa di questi ultimi 5 anni, ma non me la sento più di difenderli se
preferiscono abbassare la testa al padrone e rendersi ridicoli come l’altra
sera. Ognuno fa le scelte che ritiene più opportune, ed è quindi responsabile
di stesso.
Il Sindaco ha chiaramente evidenziato solo le cose belle
della sua amministrazione, raccontando anche una serie di bugie, limitandosi a
descrivere le mezze verità, che guarda caso vanno a suo favore, dimenticandosi casualmente
di analizzare tutti i dati, anche quelli di cui andare certamente meno orgogliosi
(tra l’altro già riportati e resi pubblici su VareseNews e su altri blog
solbiatesi - qui e qui). Forse il Sindaco pensa che la gente oltre ad essere
muta è anche cieca?? È questo il suo elettorato??
L’amministrazione ha dimostrato di aver avuto letteralmente
paura di un confronto. Ma questo è positivo. Lo so, sono un’insanabile
ottimista, ma se il Sindaco ha avuto paura di un confronto è perché si è reso
conto che non è in grado di gestire delle persone assennate che non credono
alle sue balle, che si informano prima di parlare, che sono capaci di metterlo
in crisi.
Nonostante tutta la claque che si è portato per riempire la
sala si è visto che c’era anche tanta gente che non la pensa assolutamente come
lui. Vuol dire che Solbiate è ancora viva e non è vestita a lutto. E allora
facciamo rinascere questo paese!!!
Sul volantino, come obiettivi raggiunti, si dice che “la Protezione
Civile è stata rinnovata nei quadri”.
Ora, dopo la cura Melis, il gruppo è composto da 8/9
persone, prima da 22. Ora l’età media è 61 anni, prima 45. Ora i volontari
operativi sono 4, la cui età media è 65 anni, prima gli operativi erano 20, la
cui età media era 42 anni. Ora i volontari operativi dispongono solo del corso base.
Prima i volontari operativi avevano a curriculum oltre al corso base, corsi
specifici su: uso motoseghe, lavori su corde, tecniche speleo, disinfestazione
vespe-calabroni, guida fuoristrada, gestione del gruppo, allestimento campo
base e innumerevoli esercitazioni alle spalle.
Se questo è un obiettivo raggiunto, non oso immaginare gli
altri.
Per dovere di cronaca inoltre riportiamo la risposta che il
Sindaco ha fatto pervenire ad Antonio Vispo, per evitare di accettarlo nel
gruppo. No comment.
Roberto Viganò